Vino rosso: la sua utilità nell’ambito di una dieta sana
Capita davvero spesso di leggere che il vino rosso sia ricco di proprietà e che sia un toccasana sotto molteplici punti di vista, ma qual è il modo corretto di intendere il consumo di questa bevanda alcolica?
Il tema è spesso molto dibattuto: da un lato c’è chi esalta le proprietà del vino, reputandolo una bevanda eccezionale nel suo apporto nutrizionale, dall’altro c’è chi evidenzia come l’alcol sia dannoso per la salute, ritenendo che sarebbe opportuno cancellare del tutto anche il vino dalle proprie abitudini alimentari.
Il vino fa bene, l’importante è non eccedere nelle quantità
Come spesso accade, tuttavia, la verità sta nel mezzo: l’alcol consumato in quantità rilevanti è dannoso per la salute, non lo si può mettere in dubbio, al contempo però è pressoché impossibile che il consumo moderato o occasionale di alcol possa essere causa di problemi di salute.
L’alcol è una sostanza che il nostro organismo smaltisce in maniera del tutto naturale tramite il lavoro compiuto dal fegato; se il consumo è eccessivo, o troppo frequente, l’organismo può risentirne, ma altrimenti lo smaltimento di piccole quantità di alcol non può di certo costituire un problema.
Appurato questo, consumare moderatamente del vino non solo non costituisce un’abitudine poco salutare, ma significa anche garantirsi il prezioso apporto nutrizionale che contraddistingue questa bevanda.
Quanto di positivo viene detto sul vino, infatti, corrisponde a verità: il vino sa garantire molti effetti benefici che andiamo subito a riassumere.
L’apporto antiossidante del vino
Anzitutto, il vino è una bevanda alcolica ricchissima di antiossidanti, sostanze che contrastano efficacemente i radicali liberi, ovvero i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare.
L’apporto antiossidante del vino è davvero notevole, ecco perché si ritiene che il consumo moderato di questa bevanda possa essere utile per ritardare i processi di invecchiamento, anche a livello cognitivo.
Ogni singola tipologia di vino ha il suo apporto antiossidante, tuttavia, in genere, le quantità più elevate di antiossidanti si trovano nel vino rosso di qualità, come quello proposto dall’e-commerce VinoPuro.
Il vino come alleato della circolazione e del benessere cardiaco
Il vino è considerato anche un “amico” del benessere cardiaco e, in generale, della buona circolazione sanguigna, ma per quale motivo?
La ricca presenza di resveratrolo e polifenoli contribuisce a “pulire” il sangue scongiurando l’insorgere di coaguli.
Per questa ragione si ritiene che il vino sia utile anche per scongiurare l’insorgere di patologie molto gravi quali infarti ed ictus, inoltre non è per caso se in Francia, una delle nazioni in cui il consumo di vino è più elevato, le patologie cardiache si manifestano con una frequenza molto più bassa rispetto alla media.
Altre preziose proprietà riconosciute al vino
Ulteriori proprietà riconosciute al vino sono quelle di combattere stanchezza e spossatezza, contrastare l’insorgere di infezioni urinarie, favorire una buona digestione, prevenire le malattie reumatiche e molto altro ancora.
Non bisogna inoltre trascurare il fatto che il consumo moderato di vino può incidere positivamente anche sul buon umore, e questo non semplicemente perché l’alcol consumato in quantità rilevanti dona uno stato di ebbrezza.
Diverse ricerche hanno infatti dimostrato come il consumo di vino sia in grado di stimolare la produzione di serotonina, quello che viene informalmente definito “ormone del buonumore”, ecco perché un bicchier di vino può essere utile anche in tal senso.
Concludendo, dunque, si può senz’altro affermare che il vino fa realmente bene, ovviamente nell’ambito di una dieta sana e bilanciata; ciò che è importante, come detto, è evitare il consumo in quantità rilevanti per scongiurare la possibilità che l’alcol possa avere degli effetti negativi sull’organismo.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia