Dove si trovano i virus?
I posti più a rischio da disinfettare spesso
I batteri si annidano anche dentro a casa, su oggetti che banalmente tocchiamo quando abbiamo le mani sporche e che poi riprendiamo in mano dopo averle pulite.
Due su tutti, che dunque andrebbero ora più che mai puliti a dovere con frequenza: lo smartphone e gli occhiali.
Ecco quanto e come farlo.
Il cellulare
Ce l’abbiamo sempre in mano, dentro e fuori casa.
Lo appoggiamo sul tavolino del bar, lo infiliamo in borsa insieme ad altri oggetti altrettanto sporchi e magari anche al fazzoletto, e poi di nuovo sul tavolo della cucina, sul divano accanto a noi, sul letto proprio di fianco al cuscino.
Oltre che sul viso.
Lo smartphone è per sua natura soggetto a venire a contatto con una gran moltitudine di batteri.
In generale sarebbe bene procedere a un’accurata pulizia giornaliera dello smartphone, “struccandolo” e igienizzandolo esattamente come facciamo con le mani quando rientriamo a casa o con la pelle del viso prima di andare a dormire: basta una salvietta disinfettante oppure un apposito gel antibatterico.
Vanno bene anche le salviette disinfettanti in commercio per pulire gli occhiali, che non ne rovineranno lo schermo.
Per il resto, meglio usare il vivavoce o gli auricolari.
Gli occhiali (da vista e da sole)
Gli occhiali (da vista o da sole) sono un accessorio indispensabile per molte persone.
E così come lo smartphone, anche loro andrebbero lavati quotidianamente con acqua e sapone per eliminare lo sporco e le impurità depositate su lenti e montatura.
Se non vengono igienizzati spesso, infatti, gli occhiali possono comportare un accumulo di impurità nella parte su cui appoggiano e diventare portatori sani di batteri che poi, mettendoli e togliendoli, riporteremo sulle mani.
Quando vi lavate il viso alla sera, ricordatevi di pulire anche gli occhiali con acqua insaponata (attenzione a usare solo sapone a ph neutro).
Un’alternativa più rapida e comunque efficace è quella di passare la montatura degli occhiali con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua micellare.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia