Microbiota intestinale: perché è importante prendersene cura?
Capita molto spesso di sentir parlare di microbiota intestinale, ma non tutti saprebbero dire esattamente di cosa si tratta.
Con tale espressione si fa riferimento a tutto l’insieme dei microorganismi che ognuno di noi ospita, soprattutto nel colon, fin dalla nascita e per tutta la vita; il microbiota intestinale è costituito per lo più da batteri (tant’è che fino a qualche tempo fa si utilizzava soprattutto l’espressione flora batterica), ma anche miceti, protozoi e virus.
Più genericamente, con il solo termine microbiota, si fa anche rifermento ai microrganismi presenti sulla cute e sulle mucose.
Vi sono moltissimi studi sul microbiota intestinale dal momento che è noto ormai da tempo il suo ruolo in numerose e importanti funzioni dell’organismo umano fra cui si ricordano le seguenti:
- protegge dal proliferare di microrganismi patogeni (è quindi di notevole aiuta nella risposta immunitaria dell’organismo)
- degrada alcune sostanze tossiche
- favorisce il meccanismo della digestione
- svolge un ruolo importante nella sintesi di vari enzimi e vitamine (in particolare quelle del gruppo B)
- regola il metabolismo
- regola il senso di sazietà.
2.Microbiota intestinale: che ruolo ha l’alimentazione nel mantenerlo sano?
Dall’elenco del paragrafo precedente, ben si comprende come eventuali alterazioni del microbiota intestinale (disbiosi intestinale) possano favorire l’insorgenza di disturbi più o meno gravi fra cui malattie infiammatorie intestinali, diabete di tipo 2 ecc.
Da non trascurare poi anche l’aumento del rischio di disfunzioni cerebrali; il microbiota intestinale, infatti, tramite il sistema nervoso intestinale invia segnali al cervello che influenzano metabolismo e il sistema immunitario, a loro volta importanti per le funzioni cerebrali.
È ormai provato che un buon stile di vita e una corretta alimentazione sono fondamentali per mantenere in salute il microbiota intestinale aumentando così le difese immunitarie dell’organismo.
Fra i vari alimenti che possono favorire il mantenimento di un corretto equilibrio della flora intestinale si ricordano pesce, cereali, legumi, frutta secca, yogurt e kefir.
Se a tutti sono noti i benefici che derivano dall’assunzione di alcuni degli alimenti soprariportati, molti probabilmente si chiederanno che cos’è il kefir; si tratta di una bevanda che contiene fermenti lattici, vitamine, proteine, sali minerali ecc.
Il kefir è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte e che ha dimostrato di possedere varie proprietà benefiche; una sua regolare assunzione, infatti, favorisce il riequilibrio e/o il mantenimento del microbiota intestinale e agisce anche come probiotico (i probiotici sono sostanze che influenzano positivamente la flora batterica “buona”); il kefir, inoltre, possiede proprietà antibiotiche e aiuta a ridurre i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo).
3.Yogurt e kefir: le principali differenze
Yogurt e kefir sono talvolta confusi tra loro; in realtà, pur avendo alcune caratteristiche in comune, si tratta di due prodotti alimentari diversi.
Il kefir ha una maggiore fluidità dello yogurt; quest’ultimo ha un gusto più delicato, meno acidulo rispetto a quello del kefir; a seconda del processo di fermentazione, il kefir può contenere una piccolissima percentuale di alcol, che invece è assente nello yogurt.
Il kefir, poi, dispone di una più ampia varietà di batteri buoni rispetto allo yogurt e contiene inoltre anche dei lieviti.
In sostanza si tratta di due ottimi cibi che dovrebbero essere presi in attenta considerazione da chi vuole adottare un regime alimentare sano ed equilibrato, nell’ottica di una migliore qualità di vita.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia