Carta da parati: per dare un tocco in più al design della tua casa
La carta da parati può donare un tocco in più al design della tua casa ovunque venga collocata. Basta solo scegliere quella più adatta a te e alla tua casa tra le molte possibilità presenti sul mercato.
Sfogliare un catalogo carte da parati può aiutare a farsi un’idea delle varie tipologie e fantasie e scegliere meglio in base alle caratteristiche che si desiderano, soprattutto tenendo conto della destinazione d’uso.
Ma facciamo un passo indietro e vediamo prima di tutto di capire da dove derivi l’etimologia. Ovvero, perché si chiama così?
Perché si chiama carta da parati
L’etimologia è da ricollegarsi al latino. Parati infatti è il participio passato del vero “parare” che in lingua latina voleva dire abbellire, adornare. Ancora oggi infatti usiamo parato per indicare l’addobbo, specie nelle chiese. Ed ecco che al plurale parati è passato a intendere il rivestimento delle pareti.
Quali sono i principali materiali per la carta da parati
Si parla di “carta” da parati ma in realtà il rotolo di rivestimento per le pareti può essere costituito da vari materiali:
- La carta per l’appunto, che è il materiale più diffuso e il più duraturo. Può essere a tinta unita o multicolor;
- Il vinile, cioè lo strato di carta ricoperto da uno strato in pvc al fine di rendere il rivestimento impermeabile. Questo tipo è quindi più indicato per gli ambienti umidi come la cucina o il bagno;
- Il TNT (acronimo che sta per tessuto non tessuto) è un rivestimento che è costituito da più tipi di materiali come il cotone, la juta, il lino, la seta. Tendenzialmente è usato per pannelli di gesso cartonato o come rivestimento di superfici lisce di calcestruzzo;
- La fliselina, un materiale che nasconde le piccole imperfezioni ed è perfetto come isolamento termico e per l’assorbimento acustico;
- La paglia, prodotto naturale ed ecologico per eccellenza.
Insomma, a seconda dei propri gusti e delle proprie esigenze la scelta per rivestire gli arredi o i complementi d’arredo è davvero ampia.
Sono 2 le tipologie di stampa per la carta da parati
A livello di stampa invece sono due le tipologie più diffuse:
- Quella digitale, usata per produrre una carta da parati personalizzata, come con un’immagine scelta dal cliente o quando si vuole decorare un’intera parete;
- Quella classica meccanica, conosciuta anche come carta da parati vinilica goffrata, che viene usata per dare alle pareti un effetto di tessuto spatolato e con ricami.
Alla fine quel che conta principalmente è la qualità e questo dipende soltanto dall’accuratezza della stampa, dalla lavorazione delle materie prime e di conseguenza dalla bravura dei professionisti del settore. Sono questi infatti che devono essere creativi e studiare attentamente ogni dettaglio di forma, colore, struttura o disegno. Il risultato sarà un lavoro di squadra realizzato in collaborazione con coloristi e stampatori.
Dove comprare la carta da parati
La carta da parati può essere acquistata in negozi specializzati nella vendita, nei grossi centri o in pochi clic facendo l’ordine direttamente online su e-shop specializzati, come il negozio Uwalls.
Si può lavare la carta da parati?
A questo punto ci si può chiedere se, una volta acquistata la carta da parati e usata a lungo, la si possa lavare. Prima del lavaggio bisogna leggere la scheda tecnica del prodotto e verificare se ci sia il simbolo delle ondine, che indica:
- Lavabilità e resistenza alla luce del sole;
- Resistenza all’acqua durante il lavaggio e allo sfregamento in caso di utilizzo di detergenti leggermente abrasivi o spazzola dalle setole morbide;
- Possibilità di usare la spugna per rimuovere lo sporco;
Sarà altrettanto importante assicurarsi anche che ci sia il simbolo indicante la resistenza al fuoco, la qualità IGI e il marchio CE.
Conviene mettere la carta da parati in cucina e in bagno?
In tanti, poi, si domandano se la carta da parati possa essere messa in cucina o in bagno. La risposta è affermativa. Anzi, è una buona soluzione per dare un ulteriore impatto estetico ai due ambienti. Naturalmente, però, bisogna tener conto dei punti dove collocarla. Per esempio, è sconsigliato usare una carta da parati accanto ai fornelli per il semplice motivo che potrebbe rovinarsi facilmente. Il calore infatti potrebbe danneggiarla ed eventuali schizzi di sugo o olio bollente sarebbero difficili da rimuovere. La soluzione però c’è: basta fissare la carta da parati su un vetro progettato su misura e posizionato proprio dietro ai fornelli. In alternativa si può anche optare per un paraschizzi adesivo resistente al calore, allo sporco e facile da pulire. Per quanto riguarda il bagno, invece, non ci sarebbe alcun problema per l’applicazione, eccetto usarla per l’interno del box doccia dove l’acqua calda potrebbe rovinarla. Per il resto, l’umidità esterna non andrebbe a creare alcun problema e quindi non ci sarebbe il rischio che la muffa possa gravemente danneggiare il rivestimento. In conclusione, come si può vedere, la carta da parati può essere applicata in qualsiasi ambiente. È sufficiente solo avere qualche piccola accortezza!
Articolo scritto da Redazione PinkItalia