Casa: l’effetto Dyson
Il mercato dei piccoli elettrodomestici ha fatto segnare dati in ribasso nei primi tre mesi dell’anno, con decrescite significative che in alcuni casi hanno toccato il 7%. Tuttavia c’è stata una ripartenza nel corso dei mesi seguenti, al punto che la contrazione del mercato è stata contenuta al di sotto del 3%. Se si prendono in considerazione i singoli ambiti valutandoli caso per caso, nel comparto aspirazione si può parlare di una specie di effetto Dyson, con una crescita superiore al 21% in valore, che si traduce in un aumento di oltre il 4% a volume. Traducendo questi numeri in termini pratici, vuol dire che si è verificato un aumento del prezzo medio, una circostanza sulla quale ha influito di sicuro la transizione dal filo al cordless reso possibile dalle batterie agli ioni di litio.
Dall’effetto Dyson all’effetto Roomba
Nel caso dei robot aspirapolvere, invece, si può parlare di una specie di effetto Roomba: il prezzo medio è sostenuto dal controllo tramite il wifi, mentre effetti positivi sono dovuti alle occasioni speciali come il Black Friday che va in scena a novembre o il Prime Day del mese di luglio. A proposito, chi desidera acquistare un’aspirapolvere su Internet può affidarsi alle tante e interessanti proposte di Yeppon: basta cliccare su https://www.yeppon.it/pulizia-casa/aspirapolvere/ per conoscere e scoprire il catalogo di questo negozio online, nato nel 2011 e ormai diventato un punto di riferimento per centinaia di migliaia di italiani. Merito delle sue promozioni, ma anche della qualità delle esperienze di acquisto.
Come comprano gli italiani
Ma quali sono le abitudini dei nostri connazionali quando si tratta di fare shopping? Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la maggior parte viene comprata ancora in negozio: si stima che nel nostro Paese transiti sulla Rete solo 1 transazione ogni 10, vale a dire la metà di quello che accade in altri Paesi d’Europa. Diverso è il discorso per i piccoli elettrodomestici: in questo caso l’online vale un quarto del volume di affari complessivo, e probabilmente ciò dipende anche dal fatto che le consegne e le spedizioni possono essere effettuate con più facilità. Il mercato dell’incasso mette in risalto il calo di quasi il 3% dei mobilieri tradizionali, compensato dalla crescita del 4% dei retailer specializzati: un sintomo di come gli italiani stiano cambiando le proprie abitudini, o più semplicemente abbiano un budget più basso da destinare alla cucina.
Gli elettrodomestici in cucina
Il settore della cottura è sostenuto dai piani a induzione, mentre non sono positivi i dati che riguardano i congelatori e i frigoriferi: questi, però, aumentano di dimensione e fanno registrare una crescita nelle classi energetiche che offrono una maggiore efficienza. Un vero e proprio crollo è quello che riguarda le cucine a gas a libera installazione, dimostrazione di come stiano mutando gli stili di vita. Il mercato non è statico, comunque, là dove si presentano dei contenuti innovativi: basti pensare alla crescita del 160% dei piani a induzione con la cappa sottopiano, mentre è di quasi il 30% l’aumento dei piani a induzione con zona flex. Non vanno male neppure i forni con la cottura combinata vapore e calore, che salgono di oltre il 25%.
Quali sono i prodotti che funzionano di più
Lo scenario attuale dimostra che a funzionare sono i prodotti caratterizzati da un tasso di innovazione più elevato. Ha ripreso a crescere il mercato dei beni semidurevoli, e cioè l’elettronica di consumo. Tuttavia i dati vanno interpretati: è solo il mercato mobile a essere in salute, con un peso pari al 36% del volume di affari di tutto il comparto. Per il resto, gli altri settori quando va bene sono stabili, ma più di frequente calano.
Gli altri settori
Per quel che riguarda gli altri settori, si assiste a una decrescita dello stiro, che può essere spiegata in vari modi: da un lato c’è da valutare il cambiamento degli stili di vita, mentre dall’altro lato l’aumento delle asciugatrici rende sempre più inutili il possesso e l’uso del ferro da stiro. Va detto, però, che nel corso degli ultimi tempi lo stiro non ha messo in evidenza novità significative dal punto di vista tecnologico. Ancora, vale la pena di mettere in risalto il calo degli estrattori e delle centrifughe: dopo i picchi degli anni precedenti il declino iniziato l’anno scorso prosegue in modo clamoroso. Andamento in territorio negativo anche per le macchine da cucina, che sembrano aver perso buona parte del proprio fascino.
I piccoli elettrodomestici del bagno
Passando dalla cucina al bagno, la decrescita si rileva, anche se è comunque moderata, per i piccoli elettrodomestici destinati alla cura della Il mercato dei piccoli elettrodomestici ha fatto segnare dati in ribasso nei primi tre mesi dell’anno, con decrescite significative che in alcuni casi hanno toccato il 7%. Tuttavia c’è stata una ripartenza nel corso dei mesi seguenti, al punto che la contrazione del mercato è stata contenuta al di sotto del 3%. Se si prendono in considerazione i singoli ambiti valutandoli caso per caso, nel comparto aspirazione si può parlare di una specie di effetto Dyson, con una crescita superiore al 21% in valore, che si traduce in un aumento di oltre il 4% a volume. Traducendo questi numeri in termini pratici, vuol dire che si è verificato un aumento del prezzo medio, una circostanza sulla quale ha influito di sicuro la transizione dal filo al cordless reso possibile dalle batterie agli ioni di litio.
Dall’effetto Dyson all’effetto Roomba
Nel caso dei robot aspirapolvere, invece, si può parlare di una specie di effetto Roomba: il prezzo medio è sostenuto dal controllo tramite il wifi, mentre effetti positivi sono dovuti alle occasioni speciali come il Black Friday che va in scena a novembre o il Prime Day del mese di luglio. A proposito, chi desidera acquistare un’aspirapolvere su Internet può affidarsi alle tante e interessanti proposte di Yeppon: basta cliccare su https://www.yeppon.it/pulizia-casa/aspirapolvere/ per conoscere e scoprire il catalogo di questo negozio online, nato nel 2011 e ormai diventato un punto di riferimento per centinaia di migliaia di italiani. Merito delle sue promozioni, ma anche della qualità delle esperienze di acquisto.
Come comprano gli italiani
Ma quali sono le abitudini dei nostri connazionali quando si tratta di fare shopping? Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la maggior parte viene comprata ancora in negozio: si stima che nel nostro Paese transiti sulla Rete solo 1 transazione ogni 10, vale a dire la metà di quello che accade in altri Paesi d’Europa. Diverso è il discorso per i piccoli elettrodomestici: in questo caso l’online vale un quarto del volume di affari complessivo, e probabilmente ciò dipende anche dal fatto che le consegne e le spedizioni possono essere effettuate con più facilità. Il mercato dell’incasso mette in risalto il calo di quasi il 3% dei mobilieri tradizionali, compensato dalla crescita del 4% dei retailer specializzati: un sintomo di come gli italiani stiano cambiando le proprie abitudini, o più semplicemente abbiano un budget più basso da destinare alla cucina.
Gli elettrodomestici in cucina
Il settore della cottura è sostenuto dai piani a induzione, mentre non sono positivi i dati che riguardano i congelatori e i frigoriferi: questi, però, aumentano di dimensione e fanno registrare una crescita nelle classi energetiche che offrono una maggiore efficienza. Un vero e proprio crollo è quello che riguarda le cucine a gas a libera installazione, dimostrazione di come stiano mutando gli stili di vita. Il mercato non è statico, comunque, là dove si presentano dei contenuti innovativi: basti pensare alla crescita del 160% dei piani a induzione con la cappa sottopiano, mentre è di quasi il 30% l’aumento dei piani a induzione con zona flex. Non vanno male neppure i forni con la cottura combinata vapore e calore, che salgono di oltre il 25%.
Quali sono i prodotti che funzionano di più
Lo scenario attuale dimostra che a funzionare sono i prodotti caratterizzati da un tasso di innovazione più elevato. Ha ripreso a crescere il mercato dei beni semidurevoli, e cioè l’elettronica di consumo. Tuttavia i dati vanno interpretati: è solo il mercato mobile a essere in salute, con un peso pari al 36% del volume di affari di tutto il comparto. Per il resto, gli altri settori quando va bene sono stabili, ma più di frequente calano.
Gli altri settori
Per quel che riguarda gli altri settori, si assiste a una decrescita dello stiro, che può essere spiegata in vari modi: da un lato c’è da valutare il cambiamento degli stili di vita, mentre dall’altro lato l’aumento delle asciugatrici rende sempre più inutili il possesso e l’uso del ferro da stiro. Va detto, però, che nel corso degli ultimi tempi lo stiro non ha messo in evidenza novità significative dal punto di vista tecnologico. Ancora, vale la pena di mettere in risalto il calo degli estrattori e delle centrifughe: dopo i picchi degli anni precedenti il declino iniziato l’anno scorso prosegue in modo clamoroso. Andamento in territorio negativo anche per le macchine da cucina, che sembrano aver perso buona parte del proprio fascino.
I piccoli elettrodomestici del bagno
Passando dalla cucina al bagno, la decrescita si rileva, anche se è comunque moderata, per i piccoli elettrodomestici destinati alla cura della persona. Gli spazzolini elettrici fanno registrare una contrazione, come pure gli accessori per la rasatura e per la depilazione. In questo quadro negativo, la sola eccezione è rappresentata dagli styler per la barba.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia