Quali sono le leggi che la tua casa deve rispettare?
Quali sono le leggi che la tua casa deve rispettare?
Negli ultimi anni anche l’Italia si è adeguata alle normative europee e, in un’ottica di salvaguardia ambientale, ha introdotto la certificazione energetica per gli edifici. Tutti i proprietari sono difatti obbligati a far redigere da un tecnico l’attestazione relativa ai consumi energetici della propria abitazione.
Tuttavia bisogna fare un passo indietro e precisare che con il D.Lgs. 63/2013 l’attestato di certificazione energetica è stato sostituito dall’attestato di prestazione energetica (APE).
In questo documento vengono indicati i consumi su base annua relativi alla climatizzazione, al riscaldamento dell’abitazione, dell’acqua sanitaria e i consumi relativi all’illuminazione.
Al termine di una serie di calcoli e valutazioni, fatti da un tecnico esperto, la propria abitazione o edificio, verrà classificata su una scala energetica da A a G. Le norme che regolano l’obbligatorietà dell’APE fanno riferimento al D.M. 26/06/2015 (Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici).
Con il decreto si stabilisce l’obbligatorietà del certificato in caso di compravendita di immobili e di locazione. Se la casa è in costruzione, l’obbligo è del costruttore, in tutti gli altri casi sarà compito del proprietario procedere. Inoltre tutti gli annunci riferiti agli immobili dovranno essere accompagnati dall’indice di prestazione energetica.
Il documento di prestazione energetica ha una validità di 10 anni dal momento dell’emissione, ma va rinnovato nel caso in cui vengano effettuate ristrutturazioni importanti e qualora gli impianti non siano stati controllati nel corso delle manutenzioni periodiche.
Chi redige l’APE?
L’APE viene redatto da un tecnico abilitato come certificatore energetico. Ogni Regione stabilisce delle normative interne per l’accreditamento.
Per redigere l’attestato, il tecnico dovrà essere in possesso della visura catastale aggiornata, del libretto della caldaia, della planimetria catastale, delle misure di tutti gli ambienti e deve essere informato sull’eventuale presenza di fonti rinnovabili. In genere queste notizie vengono apprese con un sopralluogo.
In tal modo sarà possibile individuare il fabbisogno annuo di energia dell’intera abitazione, espresso in Kwh/mq anno.
L’APE dunque è obbligatoria per tutti gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti, in cui sono state modificate anche le prestazioni energetiche, inserendo ad esempio impianti di fonti rinnovabili.
Una volta redatto, verrà depositato presso l’apposito Ufficio Tecnico Comunale e inviato anche alla propria Regione di appartenenza.
Attenzione a non confondere L’APE con l’AQE (attestato di qualificazione energetica): quest’ultimo documento oramai non viene quasi più richiesto ed era stato inserito in via temporanea in attesa che ogni Regione provvedesse a definire i decreti attuativi per l’APE.
Le Regioni finora avevano una loro normativa interna in merito alla certificazione energetica, tuttavia con le recenti modifiche introdotte dai decreti ministeriali, ed in vigore a partire dal 1° ottobre 2015, si stabilisce un criterio di calcolo unico per la classificazione energetica. Pertanto i singoli sistemi regionali vengono aboliti, in previsione di una classificazione a livello nazionale che consenta un confronto diretto tra le varie zone.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia