Alcol, con “Binge Drinking” danni visibili a cervello giovani
Il ‘binge drinking‘, con le ubriacature del sabato sera, i giochi a chi beve di più, le bevute illimitate sono mode che rischiano di lasciare il segno nel cervello dei ragazzi.
Lo suggerisce uno studio appena pubblicato su ‘Addiction Biology’, da ricercatori francesi dell’Inserm e dell’università della Piccardia, in collaborazione con gli atenei di Reims Champagne-Ardenne e del Sussex (Gb), guidati da Mickael Naassila.
Stordirsi rapidamente con l’alcol – avvertono gli autori – danneggia la materia bianca composta da fasci di fibre nervose, una parte del cervello che durante l’adolescenza si inspessisce e permette di accelerare la velocità delle connessioni neuronali.
I ricercatori hanno sottoposto, 2 volte e a distanza di un anno, una quarantina di studenti tra i 18 e i 25 anni – maschi e femmine – a questionari, risonanze magnetiche e test cognitivi. Non tutti avevano l’abitudine all’ubriacatura veloce del sabato sera e questo ha permesso di comparare le differenti modalità di assunzione di alcolici. Gli scienziati hanno studiato, in particolare, il corpo calloso, struttura in cui si incrociano le connessioni tra i due emisferi cerebrali. I risultati sono stati chiari: il binge drinking ha conseguenze visibili sul cervello. Con differenza una tra uomini e donne.
Per i ragazzi i segni delle bevute sulla materia bianca sono evidenti anche a distanza di un anno, e producono un’alterazione delle connessioni. La materia bianca, inoltre, risulta meno densa quanto più si lasciano andare alle ubriacature occasionali. E questo riduce la memoria di lavoro che consente di conservare, a breve termine, le informazioni di cui abbiamo bisogno per comprendere un ragionamento, leggere, cercare un’informazione.
Nelle donne, invece, la materia bianca non perde di densità.
E questo, probabilmente, perché il cervello femminile matura prima nell’adolescenza, mentre quello maschile continua a progredire. Ciononostante anche le funzioni cognitive delle ragazze risultano alterate. Probabilmente i danni sono più ‘sottilì nelle donne, nelle quali si osserva un’alterazione della materia grigia che permane anche a distanza di un anno.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia