Bullismo, mai minimizzare segnali malessere dei figli
«Il bullismo ha mille volti e mille forme. È un dramma che si vive in solitudine e che spesso porta a conseguenze drammatiche, il campanello di allarme di un disagio profondo che noi adulti dobbiamo avere la sensibilità di ascoltare per riaprire un canale di confronto e di dialogo con i ragazzi».
Lo sottolinea Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro e ordinario di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena.
«È un lavoro che richiede l’impegno e il sostegno di tutti: certamente dei ragazzi; ma anche delle Istituzioni, di noi adulti, della società civile – continua il presidente di Telefono Azzurro – Bisogna educare i ragazzi a comportamenti relazionali positivi, all’accettazione, all’ascolto e al rispetto per l’altro. Occorre insegnar loro a non rimanere indifferenti davanti alle ingiustizie, anche a quelle che non riguardano i loro amici».
Anche i genitori devono fare la propria parte, soprattutto per quel che riguarda un aspetto “nuovo” conseguente all’intensa attività online dei ragazzi: il cyberbullismo.
«Devono prestare attenzione ai segnali di malessere dei propri figli – conclude Caffo – ascoltarli senza minimizzare o giudicare quel che hanno fatto o non fatto, trovare insieme un modo per risolvere la situazione, stimolarli a nuove attività gratificanti capaci di aumentare la propria autostima».
Articolo scritto da Redazione PinkItalia