AltaRoma 2015 e dintorni: tutte le novità dalle passerelle
Si è conclusa ieri la settimana della moda capitolina. Quest’edizione di Altaroma 2015 ha segnato anche lo storico ritorno nella capitale della Maison Valentino con un sontuoso evento al quale hanno presenziato tra gli altri, star di Hollywood come Gwyneth Paltrow e Penélope Cruz. La collezione, nel suo classicismo, rende omaggio proprio alla città eterna con 59 abiti in oro, nero e manco a dirlo, la sempiterna nuance di rosso che prende il nome della maison.
Il couturier calabrese Anton Giulio Grande sottolinea ancora una volta il binomio tra arte e moda presentando la sua collezione nella Galleria Benucci, tra le tele di Tiepolo e le sculture di De Chirico spiccano modelle con parrucche settecentesche ed abiti preziosi con ricami di jais e cristalli modernizzate da profondi scolli e audaci spaccchi. Un esperimento non facile ma riuscito quello di far convivere la modernità con un contesto autenticamente barocco.
E se Grande strizza l’occhio all’epoca settecentesca, Raffaella Curiel ci si avvicina parecchio riportando la sua collezione all’epoca Elisabettiana: maniche a sbuffo campeggiano su giacche in velluto dal taglio strutturato, morbidi baschi completano mise mascoline, la sera è impreziosita da ricami di perle sfruttando le tonalità del sottobosco, del borgogna e del nero che si concretizzano su sete damascate, velluti veneziani e lane pregiate.
Sulle gradinate di Villa Torlonia sfila invece Carlo Alberto Terranova con il suo New Land, in una collezione ispirata alle grandi dive del cinema italiano come Silvana Mangano, Elsa Martinelli, Eleonora Rossi Drago e Rosanna Schiaffino dimostrando ancora una volta una grande maestria nell’utilizzo del black & white. Un’eleganza senza tempo.
Altra collezione fiabesca è quella di Renato Balestra che gioca in casa accogliendoci nel suo atelier in Via Cola di Rienzo. Il couturier afferma divertito di aver “mandato in vacanza” il suo iconico punto di blu focalizzandosi su una scala di grigi davvero particolare con nuance che vanno dal piombo al platino su quei rasi e quei satin che lui ama tanto. Una sobrietà ed una coerenza stilistica che non viene stravolta nemmeno dall’uso dell’argento più brillante su tute plissettate e dai volumi sontuosi degli abiti da sera. I tagli a sirena si arricchiscono di ricami spigati che avvolgono la figura.
Sabrina Persechino rimane fedele all’approccio sartoriale architettonico che la caratterizza ed è percepibile nella riproduzione delle decorazioni arabe del Muqarnas con velluti in seta ed intrecci di fili di metallo. Anche la cartella colori non è casuale: il bianco richiama la divinità, il rosso è il colore dell’aggressività e dell’energia, il blu simboleggia la trascendenza per tutto ciò che è terrestre e sensibile. Infine, l’oro rappresenta prestigio, illuminazione e saggezza.
Nel Salone Ritz dell’Hotel Saint Regis sfila invece Nathalie Altomonte con la sua Eternal Beauty di Tahm Couture in un evento organizzato dal giovane e talentuoso web influencer Edoardo Alaimo. Leit motiv della collezione sono i preziosi materiali dei capispalla, quali visone, astrakan, montone, nonchè la volpe rossa decorata di raffinato pizzo francese ad aprire la sfilata. Pezzi unici realizzati a mano che suggeriscono l’eleganza sofisticata di una donna battagliera e sicura di sè.
Con un cda completamente rinnovato, il futuro di Altaroma sembra tornare a risplendere dopo un periodo buio e pieno di incertezze. Il governo ha deciso di stanziare un finanziamento di 1,5 milioni di euro in cambio di un progetto dagli standard molto elevati che sia in grado di riportare in auge la moda della città eterna.
Articolo scritto da Luisa Vittoria Amen