Gucci: storia dell’iconico brand italiano
Chi di noi almeno una volta nella vita non ha provato a comprare una maglia oppure una borsa Gucci? Parliamo di un marchio storico, di alta classe, che si attesta come tra i migliori al mondo nel settore moda di lusso. D’altronde non poteva che essere un marchio italiano, vista l’alta professionalità che da sempre contraddistingue la moda nel Bel Paese. Tra le case di moda italiane risulta essere la più scelta da influencer e blogger, nonché vip. Il suo nome è spesso legato alla morte di Maurizio Gucci, ucciso a Milano nel 1995 dalla ex moglie Patrizia Reggiani. A distanza di 101 anni dalla sua nascita, il popolare marchio Made in Italy ad oggi ha una storia senza precedenti.
La storia del marchio
Il brand Gucci venne fondato nel 1921 a Firenze da Guccio Gucci. Inizialmente si dedicava principalmente a pelletteria, valigeria e guanti. Passeranno 24 mesi prima di vedere il primo marchio che vedrà la firma del suo fondatore. Gucci fu molto attratto dallo stile inglese, ai cavalli e proprio questa sua passione per l’equitazione divenne un simbolo del marchio. La prima boutique nascerà a Roma nel 1938, a via Condotti, mentre negli anni ’40 vedrà la luce la prima borsa: Bamboo divenuta poi iconica in tutto il mondo.
Grazie alle idee di Guccio Gucci, il marchio raggiunge livelli altissimi, fino ad arrivare agli anni ’50 in cui venne aperto il primo negozio negli Stati Uniti, più precisamente a New York. È qui che l’espansione del marchio italiana avvenne in maniera definitiva. Si ha un successo planetario e i prodotti della casa di moda italiana si conoscono in tutto il mondo, con le star del cinema che fanno a gara a indossare i prestigiosi capi Gucci. Alla morte del fondatore, a prendere le redini dell’azienda ci sono Aldo, Ugo, Vasco e Rodolfo. Negli anni ’60 verrà introdotta la doppia “G” in memoria di Guccio Gucci su borse e accessori, così come capi di abbigliamento da collezione. Gucci terrà nei primi anni ’80 la sfilata di moda a Firenze.
Dagli anni ’90 ad oggi
I disaccordi familiari e i problemi di gestione porteranno a un netto calo del marchio Gucci. A incidere specialmente ci sarà poi la morte di Maurizio Gucci nel 1995, ucciso da due sicari mandati dalla moglie Patrizia Reggiani. La guida passerà a Tom Ford ed è qui che si rivede un salto in alto del brand. Ci sarà la comparsa di abiti eleganti e raffinati che da sempre hanno caratterizzato il marchio. Ritornò l’era Gucci e lo fece in grande stile. Lo stilista Ford prediligerà molto i dettagli in pelle, ma anche in pelliccia. Le campagne sono fotografate da Mario Testino e con modelle di spicco del panorama della moda.
Nel corso degli anni tanti marchi entrano nel Gruppo Gucci, come ad esempio Sergio Rossi, Boucheron, Bottega Veneta, Bédat& Co, Alexander McQueen, Stella McCartney e Balenciaga.
Chi guiderà il marchio nei giorni nostri
Il famoso stilista Tom Ford lascerà il brand nel 2003, con la direzione creativa passata ad Alessandra Facchinetti. Successivamente Frida Giannini prenderà la direzione dell’azienda, con nuove linee lanciate come la Première di abiti da sera, che molte star andranno ad indossare. Cambio d’immagine avvenne con Alessandro Michele nel 2014, con nuove linee, colori intensi e motivi eccentrici, che riscontreranno grande successo tra gli amanti del brand.
Adesso le nuove linee Gucci parlano ai giovani con allegria e spensieratezza, risultando avere un grande fascino.
Con queste caratteristiche, il brand fondato da Guccio Gucci si è aggiudicato in questi anni molti premi ed è diventato uno dei marchi dal maggior valore al mondo.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia