Lavori a maglia, una passione per la vita
Cominciamo subito a smontare un mito sui lavori a maglia e il lavorare la maglia. Lavorare a maglia (o lavorare ai ferri) è una cosa per le donne avanti con l’età. É vero che nell’immaginario collettivo lo stereotipo del lavorare i ferri è la classica nonnina con i ferri in mano che, mentre è in compagnia con le amiche, sferruzza una sciarpa. Il classico clichè “vecchietta” + “donna” è servito.
La realtà è però è diversa: in generale possiamo dire che principalmente sono le donne che praticano il lavoro a maglia, ma è anche vero che ormai è normalissimo e che non c’è nulla di strano ed è usuale vedere anche uomini fare lavori a maglia, anche tra gli sportivi, proprio come metodo per concentrarsi o comunque distrarre la mente dalle tensioni. Quindi se “lui” vuole imparare a lavorare a maglia, adesso è il momento giusto.
Ci sono molti uomini che si dedicano alla lavorazione maglia e nei knit cafè se ne vedono orgogliosamente sempre di più.
Come dice la designer Emma Fassio “…l’età media in questi ultimi 10 anni di chi fa lavori a maglia si è abbassata molto ed è addirittura diventato un fenomeno fashion tra i giovani fare dei lavori ai ferri, come il proprio maglione, la sciarpa ai ferri, il lavoro maglia magari per un collo con un filato di qualità, come elemento distintivo…”.
Per questo motivo lavorare ai ferri e all’uncinetto è diventato non solo un hobby, ma proprio un modo per scandire la vita e le giornate.
Spesso capita di leggere topics sui canali social nel mondo del knitting di persone che stanno cercando come “imparare a lavorare a maglia” e sempre più spesso si vedono video tutorial su YouTube che offrono spiegazioni.
I lavori e gli hobbies “fai da te” sono tornati alla ribalta da anni, come la pittura, il decoupage, il ricamo, l’uncinetto, il patchwork, il quilting e appunto fare la maglia.
Negli ultimi decenni, il cinema ha reso il lavorare a maglia popolare e “normale” come passatempo alla moda e social: ad esempio Scarlett Johansonn in “Lost in Translation” o la mitica Lorelai Gilmore in “Una mamma per amica” e ancora Marge Simpson ne “I Simpson”. La lista va vanti, con Meredith Grey di “Grey’s Anatomy” e Charlotte di “Sex and the City”.
Lavorare a maglia è trasversale per età e genere, è per tutti ed è un bellissimo passatempo, che permette di stare insieme, facendo qualcosa che accomuna. Se ci pensiamo…quanti hobbies possono fare contemporaneamente nonna, mamma e figlia?
Come iniziare a lavorare a maglia?
Come tutte le cose che non si sono mai fatte, se hai qualcuno che ti possa dare delle indicazioni, un’amica (o un amico), la mamma o la nonna, è tutto più facile, ma se non sei in questa situazione, il web ti viene in aiuto.
Ci sono tanti video su YouTube in cui si trovano decine di video che spiegano passo passo, quindi se stai cercando imparare a lavorare a maglia prima lezione, qui trovi tanti spunti interessanti.
Poi trovi diversi blog di maglia con consigli pratici e tantissimi tutorial gratuiti e se ti piace invece avere tra le mani un libro, cerca manuali di avvio alla maglia.
Ferri da maglia per iniziare, quali scegliere?
Tutti i ferri per maglia vanno tutti bene ma vediamo quali sono:
- Ferri dritti, quelli classici (quelli della nonna) con cui crei i pannelli poi da cucire
- Ferri a 2 punte, che di solito non si consigliano ai principianti perchè vuole dire usarne più alla volta in contemporanea, per realizzare ad esempio calzini ai ferri calze ai ferri, guanti e tanto altro senza cuciture.
- Ferri circolari, molto comodi, che sono 2 ferri corti collegati tra loro da un cavetto dalle diverse lunghezze per fare progetti a maglia senza cuciture.
Speriamo di averti dato degli spunti interessanti che ti faranno approfondire questo stupendo passatempo da fare da soli o in compagnia, realizzando oggetti utili e di design.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia