Imprenditoria femminile: un fenomeno in espansione e sempre più importante
Imprenditoria femminile: un fenomeno in espansione e sempre più importante
L’argomento donne e impresa è sempre più attuale. Nonostante si siano fatti dei passi avanti nel cercare di colmare quello che viene definito gender gap, occorre ancora tanto impegno per poter dare più forza all’imprenditoria al femminile.
Infatti, la forza lavoro nel mondo è sempre occupata, in numero maggiore, da persone di sesso maschile. Inoltre, un dato allarmante riguarda il compenso a parità di mansioni: ancora oggi le donne guadagnano meno rispetto agli uomini di pari livello. Per quanto riguarda le donne che fanno impresa, sembrerà paradossale ma i dati più confortanti arrivano dall’Asia che vede molte più donne imprenditrici rispetto agli uomini. In Europa e Nord America, invece, le donne rimangono di gran lunga indietro rispetto agli uomini.
L’Italia si attesta in linea con quest’ultimo trend. Infatti, solamente un imprenditore su cinque è donna. Vediamo, quindi, quali sono di dati più importanti riguardo la situazione donne e imprenditorialità estrapolati da importanti monitor industriali.
I settori che presentano una maggiore presenza di donne imprenditrici
Alcuni dati attendibili e sicuri derivanti dal Women Entrepreneurship Report ci indicano come il settore terziario sia quello con maggiore presenza di donne imprenditrici. Infatti, sono i servizi ad avere un rapporto maggiore tra donne e impresa.
Tra i Paesi in cui questo dato è molto elevato c’è la Svizzera. Infatti, la maggior parte delle donne hanno creato e dirigono imprese in questo settore. Inoltre, circa il 50% delle imprese dirette da donne, e di nuova apertura, sono legate ai servizi pubblici. Esempi sono il settore sanitario, l’istruzione e il campo dell’assistenza sociale.
Il settore che, viceversa, segna una minore presenza di donne imprenditrici è l’ITC. Tra i Paesi in cui questo dato è particolarmente negativo, nonostante si tratti di aree in cui la tecnologia ha un’enorme importanza, sono l’Iran e Israele.
Come influisce il percorso di istruzione nell’imprenditorialità femminile
Il Women Entrepreneurship Monitor, ovvero il rapporto sull’imprenditorialità femminile, tiene anche conto dei dati che riguardano il collegamento tra il grado di istruzione e l’attitudine all’imprenditorialità. Secondo i risultati di questa ricerca, la scelta di intraprendere un’attività imprenditoriale è presente sia nelle donne che hanno ricevuto una scarsa istruzione e che vedono questa scelta come una possibilità di mobilità sociale, sia le donne che hanno goduto di un livello di istruzione molto elevato, che optano per la carriera imprenditoriale come scelta di vita che dà valore alle loro competenze e la loro preparazione.
Secondo i dati estrapolati dal suddetto report, le nazioni in cui le donne che fanno impresa hanno un basso livello di istruzione sono quelli che appartengono all’area dell’Africa Sub-Sahariana. Invece, la maggior parte delle donne imprenditrici che vivono in America del Nord e in Australia posseggono un altro grado di formazione universitaria.
Quindi, c’è correlazione tra formazione e imprenditorialità femminile? Dai dati che emergono dal report è evidente che all’interno di economie di medio livello o più avanzate, la carriera imprenditoriale rappresenta una valida opzione e un’opportunità. Viceversa, nelle zone in cui l’economia raggiunge livelli meno avanzati, le donne che hanno ricevuto un’istruzione più elevata preferiscono intraprendere una carriera nel settore pubblico o privato come dipendenti. L’imprenditoria, invece, viene presa in considerazione dalle donne più fragili che vedono in questa scelta un’opportunità di indipendenza e di avanzamento sociale.
L’imprenditorialità al femminile e il rapporto con l’innovazione
Oltre all’argomento istruzione, un altro tema fondamentale legato all’imprenditoria femminile è l’innovazione. Dai dati generali, le imprese al femminile che sono maggiormente indirizzate verso un percorso di innovazione si trovano in America del Nord. Del tutto inaspettata, invece, è la seconda posizione in questa particolare classifica che appartiene a Medio Oriente e Nord Africa.
Sebbene in queste zone sono minori i dati relativi alla nascita di business femminili, le donne del medio oriente contribuiscono a dare un forte impulso all’innovazione e al loro sistema economico.
In linea generale, occorre precisare che tutte le donne, inserite in contesti imprenditoriali, danno molto importanza all’innovazione. Infatti, il Women Entrepreneurship Monitor, che esamina ben 74 economie mondiali, attesta come il livello di innovatività, nelle donne, si superiore di circa il 5% se paragonato al dato relativo agli uomini.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia