Gli amari siciliani: tradizione da scoprire
Si può affermare tranquillamente che la cultura culinaria sia importante nelle relazioni sociali. Che si tratti di una cena con amici o di una riunione di famiglia, la tavola è il luogo in cui ci si ritrova, si parla, si ride e ci si sente a proprio agio. Così vale anche per i momenti appena successivi al pasto, quando ci si rilassa e si gusta insieme un bicchiere di liquore o, meglio ancora, di un amaro.
Gli amari siciliani sono un vero e proprio patrimonio culinario da scoprire, un’esperienza gustativa unica che riporta alle radici della cultura mediterranea. Grazie alle loro proprietà digestive e alla loro intensità, gli amari siciliani sono una bevanda perfetta per accompagnare momenti di convivialità con amici e familiari.
Ma come gustare al meglio gli amari siciliani? Ecco alcuni consigli per organizzare una serata speciale con amici o familiari.
Scegliere gli amari giusti
La storia degli amari siciliani risale all’antichità, quando le erbe aromatiche venivano utilizzate per le loro proprietà terapeutiche. Nel corso dei secoli, la produzione di amari è diventata una vera e propria arte e sono state sviluppate svariate ricette tramandate di generazione in generazione.
Per questo gli amari siciliani sono molto diversi tra loro, anche se ad accomunarli è l’intensità del loro sapore. La scelta dell’amaro giusto dipende quindi dai gusti personali, ma si possono comunque seguire alcune indicazioni.
Alcuni tipi di amari sono più adatti a certi periodi dell’anno. Ad esempio, durante i mesi più freddi, gli amari a base di erbe e spezie possono essere una scelta ideale per scaldare le serate invernali, mentre durante la stagione estiva, gli amari più freschi e agrumati possono essere più apprezzati.
Ma non c’è solo la stagionalità. Molto dipende anche dalle portate della cena. Ad esempio, se si opta per un menu di pesce, potrebbe essere interessante scegliere un amaro a base di erbe mediterranee come il finocchietto o la menta. Questi amari si sposano perfettamente con i sapori delicati del pesce e riescono a pulire il palato dagli eventuali residui di grassi o di salinità.
Se invece si serve un menu di carne, si potrebbe optare per un amaro dal sapore più deciso e robusto in grado di bilanciare la sapidità della carne con la sua dolcezza.
Infine, se si sceglie di servire piatti a base di verdure, si potrebbe scegliere un amaro dal sapore fresco e leggero a base di fiori o frutti, perfetti per esaltare i sapori delicati delle verdure.
Servire gli amari nel modo giusto
Le proprietà digestive degli amari sono risapute, perciò sono ottimi da sorseggiare a fine pasto come un vero e proprio rito della convivialità, rigorosamente in bicchieri di vetro piccoli e trasparenti.
Anche la scelta della temperatura di servizio dipende dai gusti personali.
Servire un amaro ghiacciato può essere una buona idea per rinfrescare il palato dopo una cena pesante o per accentuare le note d’arancia o limone di alcuni amari siciliani.
Servire l’amaro con il ghiaccio può invece ammorbidirne i sapori ed è quindi l’opzione ideale per i palati meno abituati all’intensità alcolica.
Al contrario, servire gli amari a temperatura ambiente, è la scelta ideale per esaltarne la complessità dei sapori e permettere ai loro aromi di sprigionarsi appieno.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia