Smart working, sempre più persone lavorano da casa: dati e consigli

Il periodo storico non è dei migliori, data la sua particolarità e alla luce dell’emergenza ancora in corso, che ha spinto nuovamente verso l’adozione di nuove misure preventive. Dal distanziamento sociale alla riduzione drastica delle corse dei mezzi pubblici, il governo sta provando diverse soluzioni per abbassare la curva dei contagi. Lo smart working è senza ombra di dubbio una delle più importanti: una vera e propria rivoluzione giunta qui da noi in colpevole ritardo, ma che sta conquistando tutti per via dei suoi innegabili vantaggi. Secondo i numeri, sempre più persone lavorano da casa, quindi è bene studiare i dati e scoprire i consigli più importanti sul lavoro agile.

Smart working: aumentano i lavoratori agili in Italia

Stando alle rilevazioni del 2019, in Italia si trovavano già 570 mila persone circa in smart working, con una quota 4 volte superiore ai numeri del 2013. Il 2020 ha ulteriormente alzato l’asticella, portando questo dato sempre più in alto, anche per via della decisione di introdurlo presso le pubbliche amministrazioni. Quest’anno la quota è aumentata in maniera esponenziale, raddoppiando i lavoratori in smart working e accogliendo altre 550 mila persone circa. Il lavoro agile è stato infatti adottato dal 58% delle grandi imprese, e in linee generali dal 66% delle aziende del nostro Paese. Come anticipato, la crescita dello smart working la si registra anche presso le pubbliche amministrazioni, sebbene in Italia continuino a palesarsi alcune difficoltà. Difficoltà legate alla carenza di competenze tecnologiche, e in certi casi ad una resistenza dovuta alla mancata percezione dei vantaggi del lavoro agile.

Consigli per i lavoratori in smart working

In primo luogo serve una connessione stabile: a volte si trovano offerte per professionisti sui vari siti web degli operatori, ad esempio quelle di Internet per chi ha la partita IVA, molto convenienti anche da un punto di vista economico. In secondo luogo, si consiglia di fare attenzione alle proprie routine: il lavoro non dovrebbe mai assorbire più tempo, se messo a confronto con gli orari che si facevano prima in ufficio. In sintesi, non bisogna rinunciare alle pause e non è il caso di lavorare fuori orario, per non affaticarsi. Attenzione anche alla sedentarietà, perché restando a casa ci si muove meno: qui il suggerimento è di ritagliarsi sempre un momento quotidiano per fare attività fisica, per non trascurare il proprio benessere. Inoltre, è bene crearsi una vera e propria postazione da ufficio, separandola dagli ambienti domestici, per evitare confusione e fonti di distrazione. Poi si suggerisce di organizzare spesso delle videoconferenze, per non perdere il contatto “fisico” con i colleghi o i clienti. Infine, sì alla programmazione degli impegni giornalieri.

Oramai lo smart working è una realtà, di conseguenza bisogna adattarsi il prima possibile, organizzandosi per sfruttare al meglio questa possibilità.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia