Animali: sos pulci e zecche?

Parassiti esterni del gatto: quali sono e che malattie provocano

Al pari di altri animali domestici, ed in particolare i cani, i gatti sono esposti alle infezioni da parassiti esterni. Si tratta di insetti che possono cagionare seri danni alla salute del proprio felino. Ragion per cui, è bene cercare anzitutto di prevenire una possibile infestazione e, eventualmente, agire tempestivamente per debellare i parassiti. Di seguito, vediamo tutto quanto c’è da sapere in merito.

Le pulci

Le pulci del gatto (“Ctenocephalides felis”) sono insetti ematofagi, ossia si nutrono del sangue del felino che li ‘ospita’. Si annidano sulla pelle dell’animale, tra i peli del manto, risultando spesso invisibili ad occhio nudo per via delle dimensioni estremamente ridotte. La pulicosi può provocare irritazioni cutanee a livello locale, in quanto, a seguito del morso, il parassita inietta nei capillari del gatto alcune sostanze che attuano un’azione anticoagulante; ciò può provocare, a livello locale, reazioni allergiche, pustole, eritemi e croste, nonché danni ai tessuti cutanei causati dallo sfregamento delle zampe quando l’animale si gratta.

Per eliminare le pulci, è necessario rivolgersi ad un medico veterinario per la prescrizione di un’apposita terapia farmacologica. Di contro, non bisogna tralasciare le misure precauzionali utili a prevenire l’infestazione da pulci e lo sviluppo delle uova depositate dagli esemplari adulti. Oltre a tenere puliti i luoghi che il gatto è solito frequentare, è bene utilizzare anche formulazioni antipulci o antiparassitarie, facilmente reperibili presso qualsiasi negozio di articoli veterinari oppure, per conoscere quale sia l’antiparassitario ideale per il proprio gatto, è possibile anche informarsi online. Su parassitistop.it, infatti, vengono fornite numerose informazioni molto importanti su come difendere i propri animali da infestazioni di parassiti come zecche e pulci.

Le zecche

Rispetto alle pulci, le zecche sono insetti infestanti – simili a piccoli ragni – di dimensioni maggiori, tant’è che sono ben visibili anche ad occhio nudo. Ne esistono diversi tipi (dure, molli, brune, zecche dei boschi), ciascuno dei quali predilige un ambiente specifico. Anche le zecche sono ematofaghe, e si nutrono del sangue del gatto tra lo stadio larvale e quello di deposizione delle uova. L’infestazione da zecche si manifesta con svariati sintomi, dalla febbre alla perdita dell’appetito, passando per tossedolore localizzato, artrite letargia. Per proteggere il proprio gatto dalle zecche, è necessario anzitutto prevenire la contaminazione curando il giardino o le aree verdi adiacenti la casa, evitando le zone in cui tali insetti proliferano (boschi e simili) e controllando periodicamente il manto dell’animale. Se l’infestazione è già in corso, bisogna consultare il proprio veterinario per individuare l’antiparassitario più adatto a debellare le zecche. È importante agire tempestivamente, perché le punture di zecca sono potenziale veicolo di patologie quali la Malattia di Lyme, la Babesiosi, la Ehrlichiosi, l’Anaplasmosi e la Febbre Bottonosa.

L’acaro dell’orecchio

Il nome comune di questo parassita (Otodectes Cynotis) deriva dall’abitudine di insediarsi principalmente all’interno dei padiglioni auricolari del gatto. L’infestazione, nota come otoacariasi, si manifesta per la formazione di cerume scuro nella parte interna dell’orecchio; inoltre, l’animale tende a scuotere ripetutamente la testa tenendola quasi sempre reclinata da un lato e palesando il costante impulso di grattarsi. L’otoacariasi colpisce perlopiù i gatti randagi, che vivono in condizioni di promiscuità e scarsa igiene, e se trascurata può provocare otite o, peggio, danneggiare le funzionalità dell’apparato uditivo dell’animale. 

La cura necessaria a debellare questo parassita è di tipo farmacologico, e deve essere elaborata da un medico veterinario. In genere, è sufficiente una terapia a base di antibiotici, integrata dalla somministrazione di prodotti antiparassitari spot-on da applicare localmente. Anche in questo caso, la prevenzione è molto importante; nel caso delle infestazioni da acaro dell’orecchio, bisogna pulire adeguatamente e in maniera regolare i padiglioni auricolari del gatto; per rimuovere lo sporco e il cerume bisogna utilizzare soluzioni specifiche per gatti anziché cotton fioc o formulazioni per uso umano. In aggiunta, va curata la pulizia dei luoghi in cui il gatto trascorre più tempo ed è bene evitare luoghi frequentati da gatti randagi.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia