Tatuaggi, ecco 5 curiosità che non ti saresti mai aspettato

Da terrore di tutte le mamme ad abitudine consolidata, i tatuaggi hanno conosciuto una diffusione senza precedenti negli ultimi 20 anni. Pensandoci bene, magari spaventano ancora un pochettino la maggior parte delle mamme e delle nonne, che hanno però dovuto però ormai rassegnarsi. Oggi andremo a scoprire insieme 5 curiosità assolutamente inaspettate sui tatuaggi, il fenomeno di costume che ha letteralmente travolto le società occidentali!

L’Italia è il paese Europeo con la percentuale più alta di tatuati

Ah l’Italia, il paese del buon cibo, della moda, dell’arte della storia e dei… tatuaggi! Gli italiani sono letteralmente ossessionati dalla body art.

Si stima che circa il 40% degli italiani under 60 abbia almeno un tatuaggio! Inoltre sono sempre più gettonati i tatuaggi piccoli, visti un po’ come una sorta di test iniziale per capire se la scelta di tatuarsi sia corretta.

Dopotutto, hai mai incontrato qualcuno che non abbia mai neppure pensato di fare un salto da un tattoo artist locale? Che sia un disegno simbolico oppure semplicemente esteticamente piacevole, gli italiani adorano dipingere il proprio corpo proprio come fosse una tela: sarà mica una eredità rinascimentale?

I tatuaggi si sono diffusi in America a partire dagli anni 70’

Esatto, il decennio dei pantaloni a zampa e dell’hard rock ha altresì sdoganato i tatuaggi nel mondo occidentale. A partire da questo momento storico, i tatuaggi sono diventati di tutti, non solo più veterani, marinai e prigionieri. Il movimento controculturale guidato dalle giovani generazioni ha incoraggiato molti a farsi fare un bel tatuaggio come simbolo del loro impegno verso gli ideali che spingevano quell’epoca. I simboli di pace e altre iconografie erano molto popolari, e molti di questi disegni originari (e degli stili fondatori) sono tutt’ora molto apprezzati!

La tua pelle viene iniettata più di tremila volte al minuto

I moderni aghi fanno davvero miracoli. Il tatuaggio viene realizzato attraverso aghi che iniettano inchiostro nel derma, il tessuto situato appena sotto lo strato esterno della pelle, chiamata invece epidermide. L’inchiostro viene iniettato nel derma tramite questi velocissimi aghi, imbevuti di inchiostro, che spingono il colore nella pelle in maniera indelebile. Il derma è una parte molto sensibile della pelle. Questo strato delicato è composto da fibre di collagene, nervi, ghiandole e vasi sanguigni, e rimane davvero traumatizzato durante questo processo che crea una vera e propria cicatrice. A leggerlo bene, questo processo spiegato scientificamente può davvero far desistere moltissime persone dal realizzare un tattoo! 

Le cicatrici cheloidi

Non tutte le cicatrici sono uguali. Un errore del tatuatore, un problema del nostro sistema immunitario, qualche errore nella cura immediatamente successiva al tattoo, possono indurre la nostra pelle a indurirsi e rialzarsi: quando ciò avviene, signore e signori, siamo di fronte ad un cheloide. Le cicatrici cheloidi sono più evidenti rispetto ad altri tipi di cicatrici: si tratta di un composto di collagene e fibroblasti, che sono cellule del tessuto connettivo. Queste cellule migrano verso il sito della lesione per iniziare a riparare la pelle. Se hai una cicatrice cheloide sul tatuaggio, in base alla sua grandezza, questa potrebbe alterare l’aspetto del disegno a tal punto che non sarai più in grado di vederlo. Chiunque abbia un disturbo cheloide cronico dovrebbe davvero stare alla larga dalla macchinetta del tatuatore!

I tatuati come fenomeno da baraccone

Adesso i tatuaggi sono la normalità, ma come possiamo intuire, le cose non sono sempre state così. Se in alcune culture, soprattutto quelle oceaniche e polinesiane, i tatuaggi avevano un simbolismo ben preciso, nel mondo occidentale ci abbiamo messo un po’ ad abituarci alla loro esistenza.

All’inizio del 20° secolo, le persone tatuate divennero dei veri e propri fenomeni da baraccone. Spettacoli bizzarri e circhi itineranti presentavano sovente uomini e donne tatuati affinché il pubblico potesse vederli e rimanere davvero sbalorditi! Ad esempio, Nora Hildebrandt è stata una delle prime donne tatuate a guadagnare fama in questo modo a partire dal 1882. Gli storici hanno ipotizzato che molte donne accettassero di farsi tatuare dalla testa ai piedi per ottenere indipendenza; Nora Hildebrandt, ad esempio, veniva pagata 100 dollari a settimana, davvero un bel gruzzoletto per l’epoca!

Insomma, i tattoo sono qualcosa di storico, scientifico e un fenomeno di costume impossibile da ignorare. Le curiosità spesso ignorate su questo mondo sono tantissime, così come i pregiudizi che ancora lo attanagliano: solo la curiosità e l’informazione potrà davvero educare le persone ad accettarli e a realizzarle con piena cognizione di causa! 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia