I 7 fattori di rischio e prevenzione cardiovascolare: consapevolezze e considerazioni su alimentazione e colesterolo
Le patologie cardiovascolari sono tra le più diffuse anche in Italia e nel nostro Paese le iniziative per quanto riguarda la prevenzione non mancano di certo. Nonostante ciò, sono ancora moltissime le persone scarsamente consapevoli su quelle che sono le buone pratiche di prevenzione e i fattori di rischio . Vediamo dunque insieme quali sono i principali fattori di rischio cardiovascolare e su quali aspetti porre l’attenzione in ottica preventiva.
I 7 principali fattori di rischio cardiovascolare
I principali fattori di rischio cardiovascolare sono i seguenti:
#1 Colesterolo alto
Non è di certo una novità: il colesterolo LDL, cosiddetto “cattivo”, se in eccesso costituisce uno dei principali fattori di rischio per quanto riguarda le malattie cardiovascolari. Questa molecola infatti può andare ad accumularsi all’interno dei vasi ed ostruirli, ostacolando di conseguenza il flusso sanguigno.
#2 Ipertensione
L’ipertensione, ossia la pressione arteriosa alta, è un altro dei principali fattori di rischio cardiovascolare. oltre a mettere in pericolo il cuore, l’aumento della pressione contro le pareti dei vasi sanguigni può indebolirli e danneggiarli. È dunque importante monitorare questo parametro e intervenire sullo stile di vita eventualmente seguendo una terapia specifica.
#3 Problemi di peso
I problemi di peso come l’obesità ma anche l’anoressia rappresentano altri fattori di rischio cardiovascolare, che non dovrebbero essere mai sottovalutati. Se infatti il proprio peso non è nella norma, il cuore e tutto l’apparato ne risentono.
#4 Dieta squilibrata
Come abbiamo già visto parlando del colesterolo, una dieta squilibrata che non assicuri il corretto apporto di tutti i nutrienti comporta un aumento del rischio cardiovascolare importante.
#5 Sedentarietà
Anche la sedentarietà non fa per nulla bene alla salute del cuore e di tutto il sistema cardiovascolare, dunque dunque è bene avere uno stile di vita attivo e fare attività in modo costante
#6 Fumo
Così come il colesterolo, anche il fumo rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare perché alla lunga ostruisce i vasi determinando la formazione di placche aterosclerotiche che possono causare, tra le altre cose, l’infarto.
#7 Iperglicemia
Anche l’iperglicemia, ovvero un aumento della concentrazione del glucosio nel sangue rappresenta uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare. Ancora una volta, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale Il ruolo degli steroli vegetali nella prevenzione del rischio cardiovascolare Come abbiamo visto, il colesterolo in eccesso è uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare e l’alimentazione in generale gioca un ruolo di primo piano in ottica preventiva. Tra i migliori alleati in tal senso troviamo gli steroli vegetali: molecole che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che dunque devono essere per forza di cose introdotte con la dieta. Alcuni alimenti che si trovano in commercio, come ad esempio Danacol, sono addizionati appositamente con steroli vegetali per colesterolo , proprio per offrire una quantità adeguata per avere l’effetto ipercolesterolizzante.
Le quantità di fitosteroli ottenibili con la sola dieta non sono sufficienti per ridurre significativamente la colesterolemia. Sono infatti presenti solo in quantità minime in alcuni alimenti vegetali come oli vegetali, nella frutta secca, nei broccoli, nei semi, nei cereali ma solo in quantità minime.
senso troviamo gli steroli vegetali: molecole che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e che dunque devono essere per forza di cose introdotte con la dieta. Alcuni alimenti che si trovano in commercio, come ad esempio Danacol, sono addizionati appositamente con steroli vegetali per colesterolo , proprio per offrire una quantità adeguata per avere l’effetto ipercolesterolizzante. Le quantità di fitosteroli ottenibili con la sola dieta non sono sufficienti per ridurre significativamente la colesterolemia. Sono infatti presenti solo in quantità minime in alcuni alimenti vegetali come oli vegetali, nella frutta secca, nei broccoli, nei semi, nei cereali ma solo in quantità minime.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia