Tartufo, l’oro nero ricco di proprietà preziose

tartufo

Il tartufo è un fungo ipogeo, ovvero capace di crescere sottoterra e appartenente alla famiglia delle tuberacee. A differenza dei tuberi i funghi hanno un alto contenuto di spore, utili alla riproduzione, incentivata a sua volta dagli animali che attratti dall’odore caratteristico li mangiano e li distribuiscono in maniera sparsa sul territorio in cui vivono. La forma è tipicamente tondeggiante, bitorzoluta e molto simile ad una pietra. Dal punto di vista nutrizionale, il tartufo è privo di clorofilla, perciò non può elaborare le sostanze (zuccheri e amidi) utili alla propria sopravvivenza. Per sopperire a ciò si unisce ad altre specie di piante (querce, pioppi, lecci, etc.), creando una “simbiosi micorrizica”.

In compenso però presenta numerose proprietà benefiche, dettate dall’alta percentuale di antiossidanti che combattono i radicali liberi. Ha inoltre numerose proprietà, non a caso è usato in tantissime ricette di cucina, come ad esempio per la preparazione del famoso condimento Tigullio ricotta, tartufo e pepe nero, perfetto quando si rientra di fretta da lavoro o quando si desidera portare in tavola un piatto diverso dal solito.

Valori nutrizionali per 100 gr di tartufo

Le sostanze emanate dal tartufo portano ad un particolare stato di benessere fisico. Tale potere è stato anche scientificamente provato da degli studiosi, che lo ricollegano all’alta presenza di un alcol volatile dall’odore muschiato, che inebria profondamente. Per 100 grammi di tartufi si ha mediamente una parte edibile (79 gr circa). Ed un’altra formata da proteine, grassi, ferro, fibre, carboidrati, calcio, vitamina C1 e acqua. Per un totale di 31 calorie (leggermente più alto rispetto ad un fungo tradizionale).

Le curiosità sul tartufo che in pochi conoscono

Vi sono molte curiosità che aleggiano intorno al tartufo, la prima riguarda la razza di animale più indicata per la loro ricerca. In molti infatti pensano che sia il cane ad essere il cercatore di tartufi per eccellenza. Ma la verità è che il miglior aiuto che si possa avere per trovare tartufi lo può offrire solo il maiale. La problematica dell’avvalersi di questi animali però, sta nel fatto che con il muso e le zampe possono danneggiare il fungo, in quanto meno delicati dei cani. Altra curiosità riguarda i metodi di conservazione. Per mantenerlo in buono stato infatti è sufficiente riporlo all’interno di un barattolo pieno di riso, in quanto i chicchi aiutano a mantenere la sua umidità stabile.

Il riso inoltre, una volta che ha assorbito il profumo del tartufo, può essere utilizzato per realizzare dei risotti sopraffini. Una particolarità che riguarda il suo prezzo invece, è quella che vede come protagonista il tartufo più caro al mondo, venduto presso il Castello di Grinzane Cavour a Cuneo per la cifra record di 100000€. Nel dettaglio si tratta di un tartufo bianco dal peso notevole, ovvero 900 gr, acquistato da un gruppo di amatori provenienti da Hong Kong. Ecco quindi che il tartufo non è solo un ingrediente prezioso per i piatti di tutti i giorni, ma anche un fungo a cui appassionarsi.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia