Premio Strega, la violenza dei maschi nel libro vincitore di Edoardo Albinati che parte dal delitto del Circeo
Premio Strega, la violenza dei maschi nel libro vincitore di Edoardo Albinati
Edoardo Albinati ha vinto il settantesimo Premio Strega con il suo La scuola cattolica (Rizzoli). Un libro che di fatto affronta il tema dell’educazione maschile partendo dall’analisi del caso di cronaca del Delitto del Circeo.
In una Roma anni Settanta: un quartiere residenziale, una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell’epoca, il Delitto del Circeo.
Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola all’istituto San Leone Magno a Roma: Angelo Izzo, Gianni Guido e Andrea Ghira e per quarant’anni ha custodito i segreti di quella “mala educación”.
Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo che sbalordisce per l’ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: “Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?”.
Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi.
Il libro di Albinati è una vittoria annunciata e concretizzatasi senza rivali con 143 voti incassati contro i 92 del suo più diretto inseguitore, Eraldo Affinati con L’uomo del futuro.
Il libro di Edoardo Albinati diventerà presto un film. A rivelarlo è stato lo stesso scrittore romano che ha scandito: “Credo di non poterlo dire ufficialmente, ma questo è già in essere. Non darò consigli al regista. Finché la firma non viene asciugata dal tampone non si può dire”.
Lo scrittore ha inoltre specificato che non collaborerà alla sceneggiatura, perché “il cinema, e la televisione, hanno una loro proprietà e una loro dignità in cui uno scrittore non deve entrare”.
Gli altri tre componenti la cinquina finalista hanno ricevuto 89 voti Vittorio Sermonti con Se avessero (Garzanti), 46 voti Giordano Meacci con Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax), 25 voti Elena Stancanelli con La femmina nuda (La nave di Teseo).
La serata finale del Premio Strega 2016 si è svolta nella nuova cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. I voti complessivamente espressi sono stati 395, pari all’85,86% degli aventi diritto, 319 voti online e 76 cartacei.
Il vincitore è stato proclamato dal presidente di seggio Nicola Lagioia, vincitore del Premio Strega 2015, e da Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci. Albinati ha ricevuto da Giuseppe D’Avino, amministratore delegato di Strega Alberti Benevento, il premio di 5.000 euro e la classica bottiglia formato magnum di Liquore Strega.
L’esito della votazione è emerso dalle preferenze espresse dai 400 Amici della Domenica, il corpo votante storico del premio, ai quali si aggiungono i voti di 40 lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti associate all’ALI e i 20 voti collettivi provenienti da scuole, università e Istituti Italiani di Cultura all’estero, per un totale di 460 aventi diritto.
Sul grande schermo, oltre al libro del vincitore dello Strega, approderà fra quelli della cinquina finalista anche ‘La femmina nuda’ di Elena Stancanelli, dal momento che Pietro Valsecchi, per la Taodue, ne ha acquistato i diritti.
Albinati ha gioito della vittoria allo Strega affermando che “avendo vinto è andata bene” ma “se avessi perso, sarei stato egualmente contento perché il libro è stato letto, apprezzato, criticato. C’è gente che l’ha tirato contro il muro, altri che invece se lo leggono due volte”. Una vittoria, a detta dell’autore, che “per un libro di 1.300 pagine è comunque una grandissima sorpresa”.
Tra i tanti che hanno partecipato anche il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, l’ex sindaco di Roma Francesco Rutelli con la moglie, Gianni Letta, i coniugi Mastella, Carla Fracci con il marito Beppe Menegatti e Franca Valeri.
Articolo scritto da Redazione PinkItalia