Sex Toys sempre più usati, ma attenti ai rischi per la salute (la provenienza conta)

Sex Toys sempre più usati, ma attenti ai rischi per la salute I Sex Toys sono sempre più utilizzati, anche dai ragazzi molto giovani, ma aumentano le possibilità di incappare in oggetti non conformi ai regolamenti europei per la tutela della salute, come scoperto dall’inchiesta di Milena Gabanelli.

Un’indagine svolta dal sexy shop online Mysecretcase ha dimostrato come, solo nel 2017, il giro d’affari relativo ai sex toys abbia fruttato ben 18 miliardi di euro, con un aumento degli acquisti da parte delle ragazze più giovani, cioè quelle di età compresa tra il 20 e i 30 anni.

Se i vibratori, i dildo e gli altri accessori dedicati al piacere sono sempre più presenti nelle case degli italiani, è anche necessario sottolineare come sia fondamentale scegliere bene il proprio sex toy preferito, per evitare i rischi a carico della salute.

Sex toys, l’importanza dei materiali

Esistono nel nostro Paese negozi seri e certificati che offrono oggetti e accessori dedicati al piacere assolutamente sicuri e privi di sostanze nocive, ma si possono trovare anche shop che consentono l’acquisto di strumenti che potrebbero portare a danni anche seri per l’organismo.

In particolare, i rischi proverrebbero soprattutto dai giocattoli erotici prodotti al di fuori dell’Unione Europea, primi fra tutti quelli di importazione cinese.

Dovrebbe far riflettere la dicitura per la quale “L’importatore non si assume responsabilità” in merito all’utilizzo dell’oggetto, oppure l’indicazione per la quale il sex toy potrebbe causare reazioni allergiche.

Il rischio maggiore, secondo gli esperti, si potrebbe trovare nella presenza di ftalati all’interno di vibratori, stimolatori e dildo.

I rischi degli ftalati, e come evitarli

Se amate l’idea di utilizzare un sex toy, cercate di affidarvi a rivenditori e produttori europei e certificati, anche per evitare i rischi legati alla presenza di ftalati, sostanze spesso presenti nella plastica.

Questi sono stati definiti spesso dalla comunità scientifica come interferenti a livello endocrino, e con potenzialità cancerogene.

Questo significa che gli ftalati sono in grado di modificare l’equilibrio ormonale, soprattutto per le donne, e sono capaci anche di presiedere alla formazione di cellule cancerose.

Per informazioni:

team@mysecretcase.com

 

Articolo scritto da Redazione PinkItalia