#SocialCafè, Salvatore Aranzulla, il divulgatore informatico a sei zeri
Aranzulla.it, è il sito italiano più visitato dopo quelli pornografici.
Chiunque va su Internet alla ricerca della soluzione di un problema legato all’informatica, non può non imbattersi in Salvatore Aranzulla, titolare dell’omonimo sito. È un po’ come il signor Wolf in Pulp Fiction, interpretato magistralmente da Harvey Keitel: tu lo cerchi, e lui ti risolve il problema.
Aranzulla.it, vanta di 500.000 visite al giorno, e il suo fatturato si aggira intorno all’incredibile cifra di 1.400.000 euro l’anno. È anche autore di diversi libri legati all’informatica, acquistati da più di 15.000 persone.
- Aranzulla.it è tra i 30 siti più visitati in Italia. Quando hai capito che la strada del divulgatore informatico sarebbe stata quella giusta?
Aranzulla.it è nato per caso nel 2002 come spazio nel quale pubblicavo le risposte alle domande che i miei amici mi ponevano sull’informatica. Il passo in avanti è stato fatto nel 2008, quando Aranzulla.it ha stretto un accordo di partnership con il portale Virgilio, durato fino lo scorso anno. Arrivati i primi introiti pubblicitari, ho iniziato a pubblicare i miei articoli in maniera regolare. Oggi Aranzulla.it è consultato da 500.000 persone ogni giorno, è fra i 30 siti più visitati in Italia ed è il 1° in ambito tecnologico in Italia
- “Le versioni sintetiche delle guide di Aranzulla che si leggono in un decimo del tempo e non offendono la tua intelligenza”, così è scritto sulla home del neonato blog SLVRNZLL. Pensi che questo approccio sintetico e spiritoso alla soluzione dei problemi informatici possa in qualche modo creare problemi al tuo lavoro?
Su Aranzulla.it cerchiamo di non dare per scontato nulla: preferiamo spendere un parola in più che in meno al fine di sgomberare tutti dubbi del nostro lettore. Il lettore di Aranzulla.it è un utente con conoscenze di informatica medio basse che necessita di istruzioni chiare e dettagliate. Probabilmente in futuro faremo una versione ridotta delle guide, ma al momento la strategia editoriale non è destinata a cambiare
- “Concorrenti di bassa lega e rosiconi”, è una parte del post che qualche mese fa hai scritto su Facebook contro la decisone di Wikipedia di cancellare il tuo nome. Oggi sull’enciclopedia online, sono presenti tronisti, veline e tanti personaggi che appartengono alla cultura popolare, ma è assente, chi, ogni giorno, risolve problemi informatici a milioni di italiani. Perché?
Chi ha deciso di cancellarmi ha decretato la non “enciclopedicità” della mia voce e che, quindi, questa non era adeguata per Wikipedia. A nulla sono valse le informazioni ed i numeri portati avanti da me, dai miei collaboratori, e dai miei lettori
- “La battaglia contro le fake news comincia da scuola”, così ha dichiarato la Presidente Laura Boldrini. Prossimamente, proprio alla Camera dei Deputati, affronterai questo tema molto delicato. Ce ne vuoi parlare? Come si riconosce una fake news?
Non è tutto oro ciò che luccica. Il mio consiglio è quello di verificare, facendo ricerche sui motori di ricerca il contenuto di una notizia, e di utilizzare anche i media tradizionali che, nonostante i mille difetti che possono avere, cercano di pubblicare notizie verificate.
- Dopo la Camera dei Deputati sarai ospite all’Università Luiss di Roma, dove ti rivolgerai a tutti quegli studenti che hanno deciso di puntare su Internet. Il web garantisce risultati immediati, o a lunga scadenza?
La mia esperienza è per lo più legata a prodotti editoriali che ottengono traffico dai motori di ricerca. In questo caso, gli unici due elementi per avere successo sono costituiti dalla produzione di contenuti di qualità sugli argomenti cercati dagli utenti sui motori di ricerca, e soprattutto dal tempo necessario affinché il sito inizi ad essere ritenuto autorevole dagli utenti e dai motori di ricerca. Difficilmente, il tempo minimo va sotto i tre anni prima di ottenere dei primissimi risultati
- Qual è secondo te il settore che si svilupperà maggiormente nei prossimi anni?
Probabilmente le attività legate all’e-commerce sono quelle che avranno maggiore sviluppo in futuro. Se dovessi partire oggi, non svilupperei più un’attività editoriale ma una attività fondata sull’e-commerce: le attività editoriali sono infatti vincolate agli umori e agli andamenti del mercato pubblicitario, che può decretarne il successo o il fallimento economico
- Ultimamente le cronache di tutto il mondo riportano le notizie di omicidi e suicidi “in diretta” avvenuti sui social network. Perché la rimozione di questi filmati così scioccanti avviene solo dopo diverse ore?
La quantità di contenuti da revisionare è talmente alta che le piattaforme necessitano del tempo “tecnico” per moderare i contenuti. Qualsiasi forma di moderazione è fatta infatti a posteriori, anche se, grazie all’utilizzo dei sistemi di machine learning, le principali piattaforme stanno cercando di introdurre qualche forma di controllo preventivo
- Non sarebbe stato più prudente lasciare i live solo agli account social verificati?
Le tendenze pubblicitarie sono sempre più rivolte a creare inserzioni pubblicitarie video. I live e i video pubblicati sulle piattaforme social forniscono alle piattaforme materiale in cui inserire inserzioni pubblicitarie ad alto valore economico rispetto ai banner testuali o statici
- Esiste una domanda alla quale non sei riuscito ancora a dare una risposta?
Su Aranzulla.it abbiamo una risposta a tutto, anche a come spegnere il PC 🙂
Cose da web, miti sociali e altre storie…
Articolo scritto da Roberto Federico Manzoni