Ringiovanire la pelle del viso con la carbossiterapia

Ringiovanire la pelle del viso con la carbossiterapia

Con l’avanzare degli anni la pelle del viso tende a mostrare i segni del tempo. L’esposizione prolungata alla luce solare, i radicali liberi, la diminuzione di collagene ed elastina dovuto all’età, portano inevitabilmente ad un impoverimento delle barriere protettive della pelle  indebolendola e  facendole perdere elasticità, tono e luminosità.

Da qui alla comparsa delle rughe il passo è breve. Oggi, grazie alle nuove scoperte tecnologicamente avanzate anche nel campo delle cure estetiche esistono trattamenti evoluti come la carbossiterapia per il viso, una tecnica non invasiva che permette di estendere la giovinezza della pelle del viso e di rimuovere i segni dell’invecchiamento.

La carbossiterapia consiste nell’introduzione di biossido di carbonio sotto la pelle. L’obiettivo principale della procedura è quella di stimolare la produzione di collagene e la rigenerazione dei tessuti ed è uno dei trattamenti estetici  più efficaci e sicuri nella cosmetologia moderna. In medicina, questa tecnica è stata a lungo utilizzata con successo per il trattamento di ulcere trofiche, per la psoriasi, per i dolori articolari e muscolari.

L’uso di anidride carbonica può migliorare la circolazione del sangue, rigenerare i tessuti, eliminare le tossine dalla pelle del viso e sciogliere il grasso in eccesso.

Una tecnica estetica  indicata quindi per la cura dell’invecchiamento della pelle soprattutto a chi è incline ad un’epidermide secca con sintomi da carenza di estrogeni (menopausa) e di ossigeno (fumatrici).

Ogni seduta di carbossiterapia dura circa 15 minuti e spesso è  associata a trattamenti linfodrenanti.

Non è prevista né l’anestesia né un’ospedalizzazione perché il recupero è immediato. Gli effetti della carbossiterapia della pelle del viso durano dalle tre alle quattro settimane mentre per  vedere dei risultati tangibili di cambiamento attraverso il trattamento con la carbossiterapia sono necessarie almeno 2 o 3 sedute.

E i rischi? Quasi nulli. Potrebbero verificarsi effetti secondari soprattutto nella zona trattata con l’insorgere di gonfiore e arrossamento cutaneo e si potrebbe avvertire un leggero indolenzimento.

Ma entriamo nel merito di ogni seduta per capire meglio come si svolge. Durante la seduta il  medico inietta, con aghi sterilizzati, diossido di carbonio (CO2) che esce da un piccolo serbatoio di ossigeno, un  processo che viene controllato da una macchina che regola il passaggio di gas, le dosi da iniettare e la durata. Il diossido di carbonio viene eliminato in modo naturale dopo alcuni giorni.

Dopo il trattamento cosa succede?

Dopo il trattamento l’unica raccomandazione è quella di ingerire una grande quantità di acqua al fine di eliminare le tossine e il gas iniettato.

Controindicazioni?

La carbossiterapia non è raccomandata nelle persone con problemi respiratori, coronarici o renali, così come nei casi di insufficienza epatica e cancro. Non è indicata nemmeno nei casi di anemia.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia