A che età è consigliata la prima visita andrologica? 

A che età è consigliata la prima visita andrologica? 

La visita andrologica riguarda la salute sessuale maschile e ad effettuarla è l’andrologo, lo specialista che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento di malattie e prevenzione a carico dell’apparato genitale. Spesso la domanda che ci si pone è quando fare la prima visita andrologia, e al riguardo c’è un po’ di confusione, quindi facciamo chiarezza per dare a tutti la possibilità di fare prevenzione e di mantenere in salute l’apparato uro-genitale.

L’età giusta per fare la prima visita andrologica

Prima di dare delle indicazione su quale sia l’età giusta per fare la prima visita andrologica, è bene precisare che ogni uomo, quando riscontra dei problemi o vuole chiarimenti riguardo all’apparato uro-genitale, deve necessariamente rivolgersi all’andrologo. Non importa se si tratta di problemi anche banali, qualsiasi dubbio dovrebbe trovare una risposta certa per tranquillare la persona.

Detto questo, anche se in realtà non esiste un’età precisa per sottoporsi alla prima visita andrologica, è corretto affermare che questa dovrebbe avvenire nel periodo dell’adolescenza, sin da quando si sviluppa l’apparato riproduttivo. E non solo, dovrebbe essere ripetuta anche attorno ai 18 o 20 anni, poi ancora attorno ai 35 e i 40 anni, fino alla vecchiaia.

La visita andrologia è importante per una prevenzione corretta e proprio per questo deve iniziare durante la prima adolescenza, quando i ragazzi non sono più sotto l’assistenza pediatrica. I periodi indicati in precedenza sono quelli consigliati in assenza di problemi o fastidi specifici ed è bene rispettarli per tenere sotto controllo l’apparato uro-genitale. In questo modo è possibile rilevare eventuali problematiche che possono insorgere con il passare degli anni.

La visita andrologica fondamentale in presenza di disturbi sessuali

E’ invece importante rivolgersi all’andrologo in caso di disturbi inerenti alla sfera sessuale maschile. Alcune problematiche possono condizionare la fertilità o influire sull’infertilità del paziente. Il disturbi andrologici più comuni sono:

  • Disfunzione erettile
  • Eiaculazione precoce
  • Varicocele (ingrossamento delle vene di un testicolo)
  • Idrocele (raccolta di liquido nel testicolo)
  • Fimosi (restringimento del prepuzio)
  • Tumore al testicolo

Quando vi sono problemi di erezione è consigliabile prenotare immediatamente una visita andrologica per capire da cosa dipende il disturbo. A volte non si tratta solo una problematica legata alla sfera sessuale ma potrebbe rivelare un’altra patologia latente che se diagnosticata può essere trattata in maniera tempestiva. Rivolgersi ad un andrologo Milano specialista è la scelta migliore per svolgere una visita accurata sotto tutti gli aspetti.

Come si svolge la visita andrologica

La visita andrologia non è per niente dolorosa e non bisogna fare nulla di particolare per sottoporvisi, ma se avete già fatto degli esami relativi a qualche disturbo dell’apparato uro-genitale portateli con voi per farli esaminare allo specialista.

L’andrologo effettua la visita In ambulatorio e prima di passare al controllo visivo del corpo fa delle domande al paziente per conoscere la sua situazione. In pratica, l’andrologo pone delle domande riguardo l’alimentazione, l’attività fisica, la vita sessuale e si informa anche se vi sono state in famiglia delle patologie. Dopo aver fatto un’anamnesi del paziente controlla il corpo per accertare che tutto sia nella norma: l’osservazione riguarda anche la forma e le dimensioni di pene e testicoli.

L’esame della prostata riguarda i pazienti che hanno superato i 50 anni e nel caso durante la visita l’andrologo rilevi qualcosa di anomalo prescrive al paziente delle analisi specifiche per fare chiarezza. Oltrepassata la soglia dei cinquant’anni, ma comunque ogni volta che si avverte qualsiasi sintomo riguardante l’apparato uro-genitale è consigliabile non sottovalutarlo. Prenotare subito una visita può essere a volte decisiva per intervenire con una terapia mirata e avere ottime probabilità di guarigione.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia