Modelle bellissime su cartelloni pubblicitari per strada

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Possenti, colorati ed attraenti, i cartelloni pubblicitari che decorano le strade e allestiscono le piazze di tutte le città italiane e stranieri, si impongono nello scenario cittadino. È impossibile non osservarli, stanno dappertutto: all’ingresso della metropolitana, all’uscita del cinema e persino davanti la sede di istituti scolastici. Lo sguardo si arresta sull’immagine pubblicizzata, anche il passante più distratto non riesce a sottrarsi al fascino di questi enormi schermi che si innalzano maestosi sopra la folla. Che si tratti di prodotti di bellezza, articoli abbronzanti o lozioni doposole, le protagoniste indiscusse sono sempre loro, le bellissime e perfette modelle!

Modelle impeccabili sui cartelloni pubblicitari, ma perché?

Anni di lotta per affermare la parità tra il ruolo della donna e quello dell’uomo, in casa come a lavoro, e adesso, cosa è successo? Ancora una volta la donna viene utilizzata come un meraviglioso oggetto che permette di aumentare le vendite di molti prodotti. Secondo una recente stima, il 90% dei cartelli pubblicitari mettono in primo piano una modella dal corpo atletico con indosso un mini bikini, e dulcis in fundo ritratta in atteggiamenti ammiccanti e a tratti piccanti. I ricercatori dell’Università d’Illinois di Chicago hanno affermato che le pubblicità che ritraggono donne belle in posizioni sensuali, attirano l’attenzione di un vasto pubblico, sia femminile che maschile. Ma c’è da considerare il rovescio della medaglia di questo tipo di cartelli pubblicitari, ossia il fatto che vengono ricordati più a lungo e permangono impressi nella memoria collettiva, più per quel che riguarda il soggetto esposto che il prodotto pubblicizzato. Un vero e proprio fallimento su ogni fronte!

Qual è l’impatto psicologico delle belle modelle dei cartelli?

Sembra paradossale, ma è un dato di fatto: a scrutare attentamente il corpo delle modelle sui cartelli pubblicitari sono più le donne che gli uomini. Modelle stupende, che sfoggiano orgogliose un corpo asciutto e delineato, è il sogno di ogni ragazza, da seguire e imitare. Purtroppo i mass media impongono questo stereotipo di donna scultorea e impeccabile, come un traguardo da raggiungere a tutti i costi. Anche se nella realtà quotidiana, non si riscontra questa perfezione fisica, infatti la maggior parte delle donne “vere” e non modificate con Photoshop, hanno qualche chilo in più e degli inestetismi evidenti sulla pelle. Ma la pubblicità, la moda e la società creano modelle quasi scheletriche, l’impatto psicologico purtroppo è devastante, solo in Italia si registrano due milioni di adolescenti che soffrono di disturbi alimentari, anoressia e bulimia. Ragazzi e ragazze si prefiggono di raggiungere gli stereotipi pubblicitari, e per questo impostano tutta la loro vita per modellare il loro corpo, tra palestre e assunzioni di sostanze di natura discutibile, tutto fatto pur di perdere peso. Altri giovani invece considerando inarrivabili i fisici delle modelle perfette nei cartelloni, reagiscono chiudendosi in se stesse, si nascondono in casa e si vergognano del loro corpo. Queste persone particolarmente sensibili, si rifugiano nelle loro frustrazioni e si reputano dei veri falliti e inadeguati.

Diventare perfette come le modelle dei cartelloni pubblicitari!

“Hai un corpo pronto per l’estate?” questo è lo slogan di un cartellone pubblicitario che in diversi paesi europei ha infiammato polemiche tra i consumatori. Il cartello in questione ritrae una bellissima modella in bikini, che sfida i consumatori alla prova costume, in realtà si pubblicizza semplicemente un integratore utilizzato dagli sportivi. Ma la causa di questa incessante ricerca della perfezione estetica è da ispezionare in un contesto più ampio e complesso. I cartelloni pubblicitari non sono altro che il frutto amplificato e accentuato dei valori imposti dalla società, dalla scuole e dalle famiglie. Gli stereotipi di donne magre e uomini muscolosi sono degli obiettivi ,che ahimè le stesse mamme e papà, impongono ai loro figli. Le loro frustrazioni e le loro smanie di apparire vengono erroneamente riversate alla prole. I ragazzi vengono bersagliati da modelli inappropriati sia in casa che fuori, con il risultato inevitabile di sentirsi imperfetti e brutti. Molti giovani si guardano allo specchio e non riconoscono il loro corpo, non lo apprezzano e in breve tempo iniziano ad odiarlo e a ripudiarlo, entrando così in un brutto vortice.

No alle modelle belle dei cartelli pubblicitari!

Questa frase è l’arma di una calorosa rivolta che molti psicologi, medici, pubblicitari e persone comuni usano contro la perfezione dei corpi sfoggiati nel campo della moda e della pubblicità. La vita reale è caratterizzata da persone vere, non perfezionate al computer, che presentano un corpo normale, con delle curve a volte accentuate e alcuni chili in più. Si tratta di persone che rappresentano tutti noi e non una categoria esclusiva di modelli. Sembra irreale che una crema contro la cellulite possa essere pubblicizzata da una ragazza che non presenta nessuna imperfezione cutanea, allo stesso modo una maschera per ridurre le rughe possa essere rappresentata da una donna che sfoggia una pelle liscia e vellutata. Si è tanto parlato di modelle curvy come migliori rappresentanti delle donne comuni, ma in giro per le strade nei cartelli pubblicitari non se ne vedono molte. Il problema dell’impatto psicologico che questi modelli perfetti, causano nel popolo è ancora molto sottovalutato, nonostante ci siano diverse campagne di sensibilizzazione nelle scuole e nelle università, la tematica rimane decisamente poco diffusa.

I cartelli pubblicitari sono delle opere d’arte?

Per fornire un quadro completo dell’impatto psicologico che provocano le bellissime modelle dei cartelloni pubblicitari, è importante cercare di comprendere anche il pensiero di coloro che reputano positivo il ruolo che questi modelli perfetti impongono agli spettatori. I canoni estetici hanno subito continui cambiamenti nel corso della storia dell’uomo, il concetto di bellezza perfetta neoclassica, che ha dato vita a milioni di opere d’arte di inestimabile valore, come i Bronzi marmorei e i soggetti impeccabili delle pitture di Michelangelo, sono stati rimpiazzati da bellezze più naturali dai canoni meno rigidi. Oggi per certi versi sembra imporsi nuovamente quel tipo di bellezza che non prevede imperfezioni, perfetta e assoluta. Con il tempo però cambia la sensibilità delle persone e la modalità con cui questi modelli vengono presentati. Alle volte è bene distogliere lo sguardo dal bel ritratto dei cartelli pubblicitari, per soffermarsi sulle persone che ogni giorno nelle stanze degli ospedali soffrono perché non hanno raggiunto quel tipo di bellezza pubblicizzata.

Articolo scritto da Redazione PinkItalia