Laura Bono a PinkItalia: “Le donne di oggi? Cazzute e risolute”

laura bono intervista a pinkitalia

Laura Bono con “Non credo nei miracoli”, vinse “Sanremo Giovani” del 2005. Ora quella ragazza, (famosissima in Finlandia alla stregua di Eros Ramazzotti e Laura Pausini) che dieci anni fa vinse il Festival con la voce graffiante da rockettara convinta, è al suo quarto cd, “Segreto”, uscito il 29 novembre in tutti i digital store con la sua etichetta indipendente “La mia isola”.
Undici brani pop accompagnati dal timbro rock della Bono, che stupisce non solo con le canzoni e la capigliatura liscia e più femminile, ma dichiarando di amare una donna, dopo essere stata per tredici anni con un uomo. Stupisce, ma non tradisce la sua essenza di artista indipendente nella vita e sulla scena, fuori dalle convenzioni sociali.
Il nuovo video del brano che da il titolo al cd, “Segreto”, uscito pochi giorni fa, è la nuova anima della Bono, tra immagini patinate e pulsioni romantiche, accompagnate da una nuova pagina sentimentale tutta da scoprire tra le pieghe delle parole e la cifra stilistica del video.

La tua isola felice l’hai trovata anche nella vita oltre che nell’etichetta?

La mia isola prende il nome da una mia canzone, ma la mia isola felice sono i miei “pezzi di cuore”, i miei fan. Ogni volta che canto “La mia isola” in concerto, si alzano le bandiere con uno stemma, che rappresenta il mio tatuaggio, un cuore tatuato. Questa immagine raffigura la mia isola felice, il sentirsi a casa e i miei fan se lo sono tatuato ovunque. Non potevo quindi non chiamare la mia casa discografica “la mia isola”. La mia etichetta rappresenta la mia nave d’approdo, dove confluiscono emozioni e dove è partito “Segreto” il mio ultimo cd.
Se fossi costretta a rinunciare a qualcosa in nome della libertà a cosa rinunceresti?

Le mie cose, se posso me li stringo con i denti e non mi va di rinunciare a nulla. E’ ovvio che si scende a dei piccoli compromessi, però devo essere sempre fiera delle mie scelte e niente deve compromettere la mia integrità.

laura bono intervista a pinkitalia

Cosa non sopporti di questa società?

L’ottusità, la chiusura, i pregiudizi e poi la superficialità. In “Pietro torna indietro”, contenuta nel mio ultimo cd, c’è un ragazzo che soffre di depressione e la società che gli sta intorno sembra dica che tutto si risolve, prendendo la cosa sottogamba, ma in realtà non è così. Bisognerebbe avere più sensibilità nei confronti della depressione, che è una malattia molto seria, ma anche per tutte le altre cose che fanno parte del sociale.

 

Hai nostalgia del Festival di Sanremo?

Certo che si, Sanremo è come il primo amore non si scorda mai, quest’anno non faccio in tempo, ma il prossimo non mancherò all’appuntamento con il palco che mi ha portato fortuna.

 

Il tuo look lo cambi spesso, è per sentirti bene con te stessa?

Quest’anno mi sento più serena e il mio aspetto lo fa capire, negli anni passati ero “Dragon Ball”, ora ho una capigliatura “Straight Hair” che fa capire il mio percorso più tranquillo.

 

La tua ammirazione a chi va tra le artiste?

Mi piace molto Laura Pausini che è pop come me. In questo ultimo cd convive l’anima rock, con un linguaggio pop, cioè popolare.

laura bono intervista a pinkitalia

Si scrive per se stessi o per gli altri?

Per tutti e due, inoltre io sono per la gente, scrivo di me e di loro.

 

Vivi a Milano, ma a Roma vieni spesso?

Ci vengo di passaggio, ma la città eterna la trovo piena di stimoli, è verace, colorata, inoltre ogni quartiere ha una sua vita e un suo movimento.

 

Amare cosa significa per Laura Bono?

Amare è darsi pienamente, dare tutto quello che si ha, è lasciarsi andare, rischiare senza remore.

 

Un aggettivo per i “Tuoi pezzi di cuore”

Indispensabili, non posso vivere senza di loro, perché sono i bastoni della mia vecchiaia.

 

Come vedi le donne di oggi?

“Cazzute”, ci stiamo svegliando, anche se c’è una parte di donne che si fa ancora massacrare, però abbiamo sempre meno paura e quindi siamo risolute a prendere quello che ci spetta.

 

Una cosa che ti piacerebbe fare e non hai mai fatto.

Mi piacerebbe girare il mondo, un anno sabbatico per girovagare con degli spunti da trovare per il mio lavoro.

 

Viaggeresti con il tuo nuovo amore?

O con i miei “pezzi di cuore”, un viaggio in pulmino con i miei fan per un anno intero.

 

Come te la cavi con la tecnologia?

Male, anche perché sono pigra, ma ho il mio team che mi sta dietro parecchio e mi da consigli in merito.

 

Ti piacerebbe fare un film?

Non ci ho mai pensato, ma mi piace l’arte in generale, soprattutto scrivere, anche se come romanziera lascio i miei scritti a metà. Tutto ciò che è arte lo provo perché mi piace giocare anche in questo, ma sicuramente la musica sarà quella che farò per sempre.

By Paola Aspri

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Articolo scritto da Redazione PinkItalia