Amore: il centro della nostra vita?

Di questi tempi, il sesso sembra rappresentare il centro delle nostre vite.

I discorsi, i libri, le interviste di esperti in materia, gli articoli sul web, le nuove farmacoterapie, le nuove tendenze, le ultime malattie: tutto sembra ruotare attorno al sesso.

Per quanto sia innegabile la centralità della sessualità nella vita delle persone, rischiamo forse di eclissare un’altra parte della nostra vita altrettanto fondamentale: l’amore.
Il verbo “amare” deriva dalla radice indoeuropea ‘ka’ che significa desiderare in maniera viscerale, integrale.

Ed è proprio questo tipo di esperienza, di incontro totale con l’altro, che chiamiamo amore.
Al di là delle mode del momento, che alle volte hanno anche svilito e minimizzato l’importanza di questo sentimento, l’amore resta un motore fondamentale nella vita delle persone.

E’ esperienza comune, infatti, vivere con gioia ed estasi l’inizio di una storia sentimentale.

Scoprire l’esistenza di una persona simile a noi, da cui ci sentiamo realmente compresi e con cui sperimentiamo un senso di benessere e di unione.

Questa resta ancora oggi una delle esperienze più emozionanti che possiamo provare.
Allo stesso tempo, vivere il dramma di una rottura, di una chiusura, di una fine di un sogno è tra le esperienze più difficili da superare.
Ma perché è così dolorosa la fine di una storia?

Sono tanti i motivi che ci portano a soffrire per una delusione amorosa. Spesso ci diamo spiegazioni di natura pratica- legate all’abitudine e alla quotidianità. Con maggiore difficoltà, facciamo i conti con i nostri vissuti più profondi dei quali non siamo sempre consapevoli.
Ma se ci fermiamo a riflettere possiamo comprendere che ruolo ha giocato nella nostra unione il bisogno di superare il senso di solitudine. E’ con la solitudine, quella esistenziale, con cui tutti gli esseri umani fanno i conti prima o poi.
Ebbene, l’unione intima con una persona ci fa sentire fondamentalmente non più soli. Non è chiaramente possibile generalizzare esperienze che, in quanto soggettive, sono uniche, ma è innegabile che la solitudine sia una dimensione umana ineliminabile e comune a tutti. Forse l’amore rappresenta un modo per eluderla o per illuderci di poterlo fare.

“Se tu sei con me, non sono più solo al mondo”.

E’ un po’ questo il tema esistenziale che prende corpo dentro di noi quando ci sentiamo agganciati profondamente ad un’altra vita.

Molti poeti nei secoli hanno scritto di come l’amore sia in grado di farci sentire immortali ed è forse questa sensazione di “potere” a gettarci, poi, nello sconforto quando ci ritroviamo feriti e soli.