Sesso, posso resistere a tutto tranne a… Facebook!

Un’indagine condotta dalla University of Chicago mostra che è più facile resistere al sesso che ai social network.

Il ricercatore Wilhelm Hofmann della University of Chicago Booth School of Business è riuscito a dimostrare attraverso uno studio rivolto ai giovani che, nella classifica dei desideri più comuni, Facebook vince anche sul sesso.
A partecipare alla ricerca sono stati 200 adulti, di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

A questi è stato fornito un Blackberry per comunicare con i ricercatori ogni 30 minuti all’interno della giornata. Ciò che i giovani dovevano trasmettere ai loro interlocutori era il tipo didesiderio che avevano percepito poco prima e se erano riusciti a resistervi o meno.

Al primo posto della classifica dei bisogni è stata riscontrata lavoglia di mangiare, seguita da quella di dormire e a quella dibere drink individuando, al quarto posto, quella di accedere ai media e ai social network.

In questa classifica, il sesso è risultato posizionarsi al nono posto.

Non solo, la voglia di accedere ad internet è risultata essere anche più irresistibile di quella di concedersi a rapporti sessuali.

Infatti, il 42% delle persone che hanno avuto la tentazione di sbirciare cosa accadeva in rete non ha saputo resistere, mentre solo l’11% di coloro che hanno sentito un desiderio sessuale alla fine vi hanno ceduto.
Ma come si spiega questo dato che può sembrare un po’ atipico?

Il dott. Hofmann spiega sul Los Angeles Times che molto dipende dalla estrema accessibilità alla rete di cui gode la maggioranza delle persone. Si accede ai social network, infatti, in un tempo brevissimo e senza alcuno sforzo da parte della persona. Inoltre, su tali community succede sempre qualcosa di nuovo per cui ognuno che ne entra a far parte, non vuole perdersi nessuna informazione interessante.

n aggiunta, in molti sono abituati a portarsi il proprio smartphone anche a letto e a lungo andare diventa difficile rinunciare a sapere cosa accade ai propri contatti in tempo reale. Tutto questo crea una gratificazione immediata oltre che consolida un senso di appartenenza per cui non si vuole rimanere esclusi dal giro.

I risultati fanno emergere un quadro che sembra ormai abbastanza consolidato sia a livello personale che come fenomeno sociale.
Nonostante sia nel diritto di ognuno avere la propria scala di desideri e di priorità, può essere veramente utile per ciascuno almeno domandarsi quanto tempo si trascorre in rete e se c’è, invece, un tempo che possiamo iniziare a dedicare alle occasioni di contatto diretto e alle persone che ci sono più vicine.

Dott.ssa D’Oriano Antonella
psicologa, psicoterapeuta

Articolo scritto da Redazione PinkItalia