#SocialCafè, Cristina Parodi: “Credo nel potere delle donne”

Giornalista e conduttrice televisiva, Cristina Parodi è impegnata insieme con Marco Liorni nella conduzione de La vita in diretta, in onda dal lunedì al venerdì su Rai1. Il 25 novembre sarà la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e con Cristina abbiamo parlato delle cifre agghiaccianti delle vittime di femminicidio.

Cristina ha inoltre commentato il risultato delle recenti elezioni americane: perché Hillary Clinton non è riuscita a vincere? Forse l’America non è pronta ad avere una donna al comando?

Spazio anche ai suoi hobby, alle sue passioni, al suo ruolo di mamma di tre figli. È anche molto attiva sui social network: dopo Twitter, è sbarcata su Instagram, e a un anno dall’apertura del profilo, oltre a essere seguitissima, è diventata anche un punto di riferimento di stile per i suoi followers…

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CRISTINA PARODI
  • Hai aperto un profilo Instagram da circa un anno dove hai superato il numero di followers di Twitter, dove sei presente dal 2012. Cinguettare è passato di moda?

Devo dire che da quando ho scoperto Instagram mi diverte molto postare foto, seguire le persone che mi interessano, vedere che vita fanno e come si comportano. Twitter è un social più utile dal punto di vista giornalistico.

  • Le foto che posti su Instagram ricevono migliaia di like e commenti. I tuoi followers ti chiedono consigli di stile: sei diventata una influencer. Hai mai pensato di aprire un blog?

L’ho pensato, ma avendo un lavoro così impegnativo che non mi dà tanto spazio per occuparmi d’altro, è un progetto che ho dovuto sempre accantonare, però mi piacerebbe moltissimo.

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CRISTINA PARODI

 

  • Parliamo del 25 novembre. Il bilancio delle vittime di femminicidio in Italia è un vero e proprio bollettino di guerra. Perchè tante donne non hanno il coraggio di denunciare?

Perché hanno paura e perché le donne fanno sempre vincere l’amore e la speranza tentando di rimettere le cose a posto spesso accettando di avere vicino un marito o un compagno violento. Purtroppo la maggior parte dei femminicidi avvengono proprio per mano di questi uomini. Nonostante le tante campagne di comunicazione che invitano le donne a uscire dal silenzio, nonostante i tanti casi di violenza contro le donne portati alla ribalta dalla tv, in queste donne prevale un forte senso di colpa nell’ammettere il fallimento della propria storia tanto da portarle a rifiutare di andare a denunciare.

È anche vero che ci sono casi in cui le denunce ci sono ma, purtroppo, non si arriva in tempo poiché esiste un problema di carattere legislativo e burocratico, una lentezza del sistema che impedisce di intervenire immediatamente nel momento in cui una donna lancia un campanello d’allarme.

  • Perché l’America non è ancora pronta a un Presidente donna?

Non credo che l’America non fosse pronta, Hillary era la candidata sbagliata. Anche se molto preparata è apparsa troppo legata a un estabilishment e ad una politica vecchio stampo che oggi la gente rifiuta: le donne non si sono immedesimate, ancor meno gli uomini.

  • E in Italia siamo pronti?

Mi piacerebbe, ma in realtà, in questo momento, non intravedo figure emergenti. Nel momento in cui ciò dovesse accadere, certamente sarò una di quelle che voterà per loro perché credo nel potere delle donne.

  • Secondo Massimo Gramellini, editorialista de La Stampa, le donne in politica dovrebbero essere più femminili, sei d’accordo?

Devono essere se stesse. È sbagliato “mascolinizzarsi” per fare politica, però, va sottolineato che non si tratta solo del look. Nell’ambito del contesto politico è necessario anche tenere presente il ruolo e l’istituzione che si rappresenta anche nell’abbigliamento, magari con alcuni accorgimenti; la femminilità non si misura facendo vedere le gambe o la scollatura; una donna è femminile nel modo di porgersi, di ragionare, di comportarsi. Le donne hanno delle caratteristiche diverse dagli uomini, secondo me più efficaci in politica: sono più attente, sensibili, migliori organizzatrici. Sono proprio questi gli elementi comportamentali sui quali dovrebbero puntare.

CRISTINA PARODI E MARCO LIORNI
CRISTINA PARODI E MARCO LIORNI
  • Come cambierà la Casa Bianca con Melania? Già si vocifera che il famoso orto di Michelle verrà sostituito da un capo di minigolf…

Sono due donne che appaiono molto diverse. Melania dovrà in primis costruirsi un’immagine da first lady, adesso la conosciamo appena, però appare chiaro che è molto diversa da Michelle. La signora Obama ha conquistato subito tutti con la sua passione, la sua forza, la sua bellezza diversa dai canoni normali.

Melania invece è talmente bella che dovrà faticare per dimostrare di essere anche una brava first lady, perché non si tratta soltanto di un ruolo di immagine, ma soprattutto di sostanza. Dovrà essere un punto di riferimento sia per il marito che per la popolazione.

  • Ti sei mai pentita di un acquisto?

Sì mille volte, come tutte le donne. Ricordo un paio di scarpe che comprai qualche anno fa, in quel momento sembrava che non ne potessi proprio fare a meno, erano molto di tendenza, avevano colori accesi e mescolati, un po’ stile “Arlecchino”. Alla fine le ho messe solo una volta…

  • Le donne arrivano sempre in ritardo, ma tu sempre in anticipo… Sei già al lavoro per un nuovo libro?

No, per adesso no. È sempre una bella esperienza scrivere un libro, ma è anche molto faticoso e richiede tempo. Per ora mi concentro solo su La vita in diretta.

  • Perché hai scelto proprio Formentera come isola della felicità?

Perché ogni volta che vado, ormai da più di vent’anni, ci sto sempre bene. È un posto che mi dà un’energia incredibile e in assoluto dove sto meglio, mi rilasso, e vedo le persone con cui sto più volentieri. Inoltre Formentera ha un mare e una qualità della vita eccezionali.

  • Come è cambiata l’informazione con l’arrivo dei social network?

È diventata più rapida, curiosa, e interessante. È un bene, come ritengo sia un bene qualsiasi cambiamento in avanti della società. È anche vero che in tanti sono ancora molto legati all’informazione dei telegiornali e dei quotidiani, a cui anche io non riesco a rinunciare.

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  • La cronaca nera ci mette sempre davanti a fatti che non fanno stare tranquilli i genitori quando i propri figli sono fuori casa. Tu con i tuoi sei tranquilla?

Come tutte le mamme di figli adolescenti che ormai hanno vita indipendente, non sono totalmente tranquilla. Certo li conosco bene, da mamma cerco di capire il loro mondo, che vita fanno, chi frequentano, insomma cerco di essere informata su tutto. Chiaramente, parlando di ragazzi che hanno diciotto anni, un mezzo di trasporto e l’università lontana da casa, tranquilla non lo sarò mai ma so che hanno la testa sulle spalle

Cose da web, miti sociali e altre storie…

Articolo scritto da Roberto Federico Manzoni